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Antidiabetici, summit Aifa-Fimmg su prescrizione nella mg. Farmacia assente

20 Marzo 2019

Raccoglie l’interesse e il sostegno dell’Aifa la proposta della Fimmg di istituire un tavolo tra medici di famiglia, specialisti, malati, Ministero, Regioni e Agenzia del farmaco per aprire ai mmg la prescrizione dei farmaci per il diabete di più recente generazione, oggi ancora riservata ai soli diabetologi. E’ quanto ha assicurato il direttore generale dell’Aifa, Luca Li Bassi, nell’incontro avuto l’altro ieri con una delegazione della Fimmg per fare il punto su programmi e cantieri ancora aperti. Il sindacato dei medici di famiglia, in particolare, ha esortato a rimettere in moto il gruppo di lavoro della medicina generale, che l’Aifa aveva istituito perché si occupasse di trattamento delle patologie croniche nel setting delle cure primarie. E ha ricordato il progetto pilota, approntato dai predecessori di Li Bassi ma ancora fermo ai box, che per 18 mesi dovrebbe consentire ai medici di famiglia la prescrizione degli antidiabetici orali DPP4.

Il direttore generale dell’Aifa si è impegnato a far ripartire anche questo programma, ma dal colloquio la Fimmg è comunque uscita senza fare salti di gioia: «Fumata grigia» recita il comunicato diffuso ieri dal sindacato, che sospende ogni giudizio in attesa che l’Aifa tenga fede alle promesse e in più convochi assieme al Ministero un tavolo «con tutti gli attori, medici, malati e istituzioni» dove discutere di prescrizione dei farmaci di ultima generazione per diabete e altre malattie croniche. «L’applicazione del Piano nazionale cronicità attraverso il suo recepimento nella trattativa in corso per il rinnovo della convenzione con la mg» conclude la nota «necessita almeno di un primo segnale da parte delle istituzioni per un vero coinvolgimento della medicina di famiglia».

E le farmacie del territorio? A quanto pare i medici di famiglia non ne contemplano la presenza. Provvede allora a colmare la lacuna il comunicato diffuso ieri dalla Fofi, nel quale il presidente Andrea Mandelli rammenta l’interesse delle farmacie per il tema. «Le argomentazioni della Fimmg sono assolutamente condivisibili» si legge nella nota «e confermano quanto sosteniamo da sempre come farmacisti: una volta venute meno le esigenze di monitoraggio intensivo, e se non si tratta di medicinali riservati all’uso ospedaliero, anche i farmaci innovativi devono poter essere prescritti e dispensati sul territorio».