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Antitrust, ancora incertezze sulla nomina di Rustichelli alla presidenza

28 Marzo 2019

E’ tutt’altro che risolta la presidenza dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, liberata nell’ottobre scorso dall’uscente Giovanni Pitruzzella con qualche mese di anticipo sulla scadenza di legge. Poco prima di Natale i due presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati, avevano designato per successore il magistrato Roberto Rustichelli, ma a oggi il suo insediamento risulta “congelato” per ragioni di incompatibilità. Ne riferisce un servizio pubblicato ieri da Milena Gabanelli (ex Report) e Fabio Savelli sul Corriere della Sera: per prendere le redini dell’Antitrust, scrivono i due giornalisti, Rustichelli dovrebbe lasciare la magistratura ma lui non ha intenzione di farlo perché tra sette anni, alla scadenza del mandato, non vuole restare senza lavoro.

Deciderà entro aprile il Csm, ma quello dell’occupazione non è l’unico dilemma che grava sulla scelta di Rustichelli. La legge, ricorda l’articolo, impone che il presidente dell’Antitrust venga scelto tra persone di «notoria indipendenza che abbiano ricoperto incarichi istituzionali di grande responsabilità e rilievo». Il magistrato ricopre attualmente l’incarico di giudice del Tribunale delle imprese di Napoli, ma – dicono Gabanelli e Savelli – ha «poca esperienza sulla normativa anti-concentrazione». Quanto agli incarichi, Rustichelli è stato vice-capo gabinetto del ministro delle Attività produttive, membro del Comitato nazionale per la lotta contro le frodi comunitarie (Colaf), componente della Commissione per la predisposizione del regolamento sull’Alto commissario anticorruzione e infine ha partecipato alla Commissione di studio sull’azione collettiva (class action) nei confronti della pubblica amministrazione. Possono essere considerati «incarichi istituzionali di grande responsabilità e rilievo»? Anche su questo deciderà ad aprile il Csm, intanto all’Authority la presidenza rimane affidata a un facente funzioni.