attualita

Cannabis, in arrivo partnership pubblico-privata per produrne di più

1 Agosto 2018

Per incrementare la produzione di cannabis terapeutica il governo ricorrerà a una partnership pubblico-privata. Lo ha annunciato ieri il ministro della Salute, Giulia Grillo, nel corso di una visita all’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze, dove viene coltivata la varietà Fm2 a base di infiorescenze. L’intenzione, in particolare, è quella di bandire una «sorta di manifestazione d’interesse» per selezionare i partner con cui avviare l’operazione: «Servirà un po’ di tempo per organizzare» ha avvertito il Ministro «ma si tratta di un intervento di grande interesse tanto per la Difesa quanto per la Salute. Dunque, saranno compiuti tutti gli sforzi per partire nel più breve tempo possibile».

L’obiettivo, ha ribadito Grillo, è quello di fare in modo che la cannabis a uso terapeutico «torni in tutte le farmacie. Farò ogni sforzo per garantire ai malati la continuità terapeutica cui hanno diritto». Lo stesso messaggio il Ministro lo ha rivolto anche al Comitato pazienti cannabis terapeutica, con il quale sempre ieri Grillo ha avuto «un fruttuoso colloquio. Ho ascoltato le loro istanze e mi sono attivata per verificare le condizioni di un aumento di produzione di cannabis terapeutica».

L’impegno del ministro Grillo ha subito raccolto il plauso delle farmacie specializzate in preparazioni a base di cannabis terapeutica. «Il Ministro ha dedicato sin da subito un’attenzione particolare al problema» commenta a FPress Manuela Bandi, direttore della Fondazione Muralti, l’ente per la formazione di Federfarma Milano «bene quindi l’impegno per aumentare la produzione di cannabis. Finalmente c’è la presa d’atto ufficiale che quanto arriva dallo Stabilimento militare di Firenze non basta a coprire le richieste, anche se oggi le difficoltà di approvvigionamento incontrate all’inizio dell’anno sembrano superate. Sta finalmente arrivando la cannabis canadese e se si ha l’accortezza di fare gli ordini con un certo anticipo le forniture giungono. Almeno in Lombardia».