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Case di comunità, Sileri: possibile «la distribuzione di ausili e farmaci»

28 Settembre 2021

Nelle Case di comunità, le aggregazioni della medicina di famiglia disegnate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, si potranno eventualmente distribuire anche farmaci e ausili protesici. E’ quanto ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, nel corso dell’audizione convocata dalla commissione Igiene e sanità del Senato per parlare di riqualificazione della medicina territoriale nel post-covid. La seduta risale ai primi di giugno ma il resoconto stenografico dell’intervento, che riporta in dettaglio le dichiarazioni di Sileri, è stato divulgato soltanto ieri dal sito della Conferenza delle Regioni.

All’interno delle Case di comunità, afferma in particolare Sileri, «saranno garantite diverse funzioni: accoglienza e orientamento con il punto informativo, un Centro unico di prenotazione (CUP), assistenza sociale e sanitaria, assistenza da parte del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta, di infermieristica, di specialistica con tutti i percorsi di sostegno».

Non solo: si potrà arrivare, ha detto ancora Sileri, «alla distribuzione di ausili protesici e farmaci, alla prevenzione, ai centri vaccinali, allo screening, all’assistenza agli anziani, ai consultori familiari, all’assistenza per problemi di salute mentale e dipendenze patologiche, all’assistenza specialistica, alla diagnostica strumentale, ecografica, radiologica e, quando possibile, anche a una piccola chirurgia, una chirurgia ambulatoriale, a un recupero funzionale di rieducazione, all’assistenza domiciliare e alla rete delle cure palliative».

Sulla realizzazione delle Case di comunità, tuttavia, pesa ancora la contrarietà dei medici di famiglia. La Fimmg, in particolare, ha presentato una sua controproposta che per preservare la capillarità degli studi medici propone la coesistenza e l’integrazione delle due reti: le Case di comunità svolgerebbero la funzione di hub dove collocare servizi specialistici e funzioni amministrative, gli studi medici farebbero da spoke condividendo personale infermieristico e diagnostica di primo livello.

Intanto è uscito in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero dell’Economia per l’assegnazione delle risorse finanziarie necessarie all’attuazione degli interventi del Pnrr: vengono confermati i finanziamenti di due miliardi di euro per le Case di comunità e di cento milioni per le farmacie rurali e le scadenze che i dicasteri interessati dovranno rispettare per ottenere dall’Ue le risorse stanziate. In particolare, il ministero della Salute dovrà predisporre entro il 31 giugno 2022 il contratto di sviluppo per le Case di comunità, il ministero della Coesione sociale dovrà invece aggiudicare entro il 31 dicembre 2022 l’offerta per gli interventi di sostegno alle farmacie.