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Collegato fiscale, sui corrispettivi verso invio esclusivo al Sistema Ts

16 Ottobre 2019

Si profila un ulteriore slittamento di un anno, sino alla fine del 2020, della norma che obbliga farmacie, medici e altri operatori della sanità alla fatturazione elettronica dei prodotti o servizi che il contribuente può portare in detrazione. E’ una delle misure previste nel Collegato fiscale alla Manovra che il Governo sta ultimando in queste ore. L’obbligo è quello sancito dall’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 127/2015, che avrebbe dovuto entrare in vigore dall’inizio di quest’anno e invece venne rinviato di dodici mesi con un emendamento alla Legge di Bilancio. All’origine del rinvio le perplessità dell’Autorità per la privacy sul livello di riservatezza del Sistema di interscambio per la fatturazione elettronica, dal quale sarebbero passate informazioni sensibili sulla salute dei contribuenti.

Si optò così per un rinvio della digitalizzazione, che avrebbe però riguardato soltanto le fatture B2C, cioè emesse da farmacie e operatori verso gli utilizzatori finali (nei rapporti B2B, invece, l’obbligo della dematerializzazione venne confermato). Ora, come detto, il Governo si appresta a rinnovare il rinvio per un altro anno, sempre a beneficio delle sole categorie (come i farmacisti titolari) che già inviano i dati al Sistema tessera sanitaria ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata.

Questa almeno è l’indicazione proveniente dalle bozze di decreto che stanno circolando in queste ore, dalle quali fa capolino anche un’altra misura di stretto interesse per le farmacie: all’articolo 16, infatti, la bozza di Collegato stabilisce che «a decorrere dal 1° luglio 2020» i farmacisti adempiono all’obbligo dell’invio telematico dei corrispettivi «esclusivamente mediante la memorizzazione elettronica e la trasmissione dei dati giornalieri al Sistema tessera sanitaria». La novità sta in quell’avverbio, «esclusivamente», perché nell’attuale formulazione il d.lgs 127/2015 (articolo 2, comma 6-quater) lascia aperte due strade, l’invio dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate o al Sistema Ts. Che cosa accadrebbe per le farmacie? Andrà chiarito, ma dalle prime valutazioni degli addetti ai lavori emerge il rischio che chi si è già dotato di registratore telematico debba sottoporre entro luglio l’apparecchio a un nuovo aggiornamento, per modificare i parametri d’invio. Perché fino a oggi, tutti i produttori hanno impostato i propri modelli per la trasmissione alle Entrate.