attualita

Convenzione mg, la Fimmg promette battaglia su case di comunità e farmacie

7 Settembre 2021

Mentre le farmacie non hanno più notizie della loro convenzione da diversi mesi (l’ultimo incontro risale all’aprile scorso e si era concluso senza progressi significativi), i medici di famiglia si preparano ad aprire il negoziato con la Sisac per il nuovo contratto nazionale. Il primo incontro è in calendario per domani ma la Fimmg, il sindacato più rappresentativo della categoria, ha già avvertito che non intende trattare. Il problema, spiega in un comunicato stampa il segretario generale della Federazione, Silvestro Scotti, è che la bozza messa sul tavolo dalla parte pubblica è già vecchia e superata, perché parla ancora di Aft e Uccp quando il Recovery plan del Governo disegna nuove formule aggregative (le Case di comunità) e una nuova organizzazione del territorio (tra domiciliarità, telemedicina e community hospice).

E’ vero che il contratto su cui medici e Sisac si accingono a negoziare è ancora quello del triennio 2016-2018, ma il messaggio della Fimmg è chiaro: basta con i rinnovi retroattivi, la Sisac apra subito un confronto sulla riforma delle cure primarie secondo le linee del Pnrr perché i medici vogliono dire la loro subito, non tra tre o quattro anni quando tutto sarà già stato deciso dall’alto.

«Occorre un nuovo Contratto» è il pensiero di Scotti «che delinei senza incertezze il ruolo e le funzioni del medico di medicina generale dei prossimi anni, figura centrale nella sua capillarità e prossimità all’interno del sistema. La priorità va rivolta a temi quali la prevenzione, la domiciliarità e la cronicità, il cui Piano Nazionale è stato affidato alla medicina generale ma che le Regioni oggi si rimangiano, attribuendolo con ambiguità anche a sistemi slegati dal rapporto fiduciario quali le case di comunità o inappropriati quali le farmacie, elementi del Ssn con cui la medicina generale deve interagire ma non confondersi».