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Gare, l’Anac: la ricerca del massimo risparmio non è a spese della qualità

9 Marzo 2020

Quando acquista con gara d’appalto lavori, servizi o forniture, la pubblica amministrazione «non deve badare esclusivamente al risparmio sui costi, ma deve anche considerare la qualità di ciò che viene acquistato». E’ quanto scrive l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) nella delibera del 12 febbraio scorso, che ha bocciato per inadeguatezza il bando con cui nel 2017 l’Atac – l’Azienda trasporti del comune di Roma – aveva assegnato la manutenzione delle scale mobili della metropolitana capitolina.

La delibera dell’Anac, che ha trasmesso le risultanze alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti, scaturisce dalla serie di incidenti culminati nell’ottobre 2018 con il malfunzionamento di una scala mobile della stazione di Barberini, che provocò il ferimento di 24 turisti russi. Ma le indicazioni che l’Autorità fornisce in materia di gare al massimo ribasso possono essere tranquillamente applicate anche agli acquisti di forniture sanitarie, per esempio presidi e dispositivi destinati ai diabetici, agli incontinenti o ai malati di bpco.

Secondo l’Autorità anticorruzione, infatti, all’origine dei malfunzionamenti c’è un bando di gara – quello emanato dall’Atac – che nel meccanismo dei punteggi per la selezione della ditta vincitrice «riconosce una schiacciante prevalenza all’offerta economica». E una «scarsa incidenza dei requisiti di carattere speciale», ossia competenza ed esperienza. In particolare, l’Authority accusa l’Atac di non aver dato alcuna rilevanza, nella scelta del vincitore, «al possesso di capacità tecniche e professionali», così come «al dimensionamento della manodopera».

In sostanza, nell’aggiudicazione della gara l’Atac non ha tenuto in considerazione che «l’idea sottostante al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa è che la pubblica amministrazione nell’acquisto di lavori, servizi o forniture per soddisfare direttamente proprie esigenze o per offrire determinati servizi all’utenza non deve badare esclusivamente a un risparmio sui costi ma deve anche considerare la qualità di ciò che viene acquistato». E’ una raccomandazione che dovrebbero tenere a mente anche parecchie centrali di acquisto regionali nelle loro gare per le forniture sanitarie.