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Intesa AstraZeneca-Italia (più altri Paesi) per vaccino covid a prezzo di costo

16 Giugno 2020

Quattrocento milioni di vaccini anti-covid a prezzo di costo, ossia due euro a unità. E’ quanto si impegna a fornire entro la fine dell’anno l’azienda farmaceutica AstraZeneca con il Memorandum sottoscritto sabato scorso assieme a Italia, Francia, Germania e Olanda. L’intesa riguarda il farmaco sperimentale AZD1222, che la multinazionale anglo-svedese sta attualmente testando su alcune migliaia di pazienti nel Regno Unito, in Brasile e negli Stati Uniti. Gli studi clinici di fase 3 dovrebbero terminare a settembre, se i risultati saranno positivi la produzione dovrebbe partire subito a ruota e le prime consegne giungere tra ottobre e novembre.

Il memorandum firmato il 14 giugno, dunque, rappresenta una sorta di opzione di acquisto sulle prime forniture: l’azienda si impegna a fornire entro la fine dell’anno 400 milioni di dosi, delle quali beneficeranno non soltanto i quattro Paesi del memorandum (che in sostanza fanno da capofila) ma tutti gli Stati dell’Unione, dove verranno destinati innanzitutto alla profilassi delle fasce a rischio (all’Italia, ha assicurato il ministero della Salute, ne dovrebbero arrivare 30 milioni).

Con il memorandum, inoltre, AstraZeneca si impegna a istituire una catena di approvvigionamento localizzata in Europa, per assicurare la continuità delle forniture, e a non trarre profitto dal vaccino. Per tale motivo i quattro Paesi firmatari – che hanno negoziato l’intesa in stretto contatto con la Commissione Ue – pagheranno la prima fornitura a prezzo di costo, per importi che non sono stati specificati ma dovrebbero partire da un prezzo di due euro a dose (secondo quanto riferisce un articolo del francese Quotidien du pharmacien).

A ruota, dovrebbero seguire altri accordi dello stesso genere con le aziende farmaceutiche che hanno in corso le sperimentazioni più promettenti per lo sviluppo di un vaccino anti-covid. Sono più di un centinaio gli studi in avanzamento, una decina dei quali mostrano incoraggianti probabilità di successo. Con queste intese, in sostanza, l’Unione europea intende sostenere la ricerca e «massimizzare le chence di disporre rapidamente di un vaccino in quantità sufficiente e al miglior costo».