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Povertà, richieste di medicinali ancora in crescita dice il Banco

5 Dicembre 2019

Sono quasi mezzo milione gli indigenti che nel 2019 non hanno potuto acquistare i farmaci di cui avevano bisogno per ragioni economiche. E quasi 13 milioni le persone che, nello stesso periodo, hanno dovuto limitare le spese per visite mediche e accertamenti vari. E così, quest’anno le richieste di medicinali provenienti dalle organizzazioni assistenziali ha raggiunto un nuovo picco, pari a 1.040.607 confezioni (+4,8% rispetto al 2018). Riguardano soprattutto farmaci per il sistema nervoso (18,6%), per il tratto alimentare e metabolico (15,2%), per l’apparato muscolo-scheletrico (14,5%) e per l’apparato respiratorio (10,4%).

Sono alcune delle cifre che arrivano dal 7° Rapporto sulla povertà sanitaria, promosso da Banco farmaceutico onlus e BFResearch e realizzato dall’Osservatorio sulla povertà sanitaria (il centro ricerche di Banco farmaceutico) con il contributo incondizionato di Ibsa. In media, spiega la ricerca, ogni persona spende 816 euro l’anno per curarsi, un indigente soltanto 128; le famiglie spendono per i farmaci non rimborsati dal Ssn il 42% del proprio budget sanitario, quelle povere il 62,5%.

I nuclei con figli, poi, fanno ancora più fatica: le famiglie povere sono costrette a limitare la spesa per visite mediche e accertamenti nel 40,6% dei casi, le altre nel 20,7%. Sul totale delle famiglie italiane, ha limitato la spesa o rinunciato del tutto alle cure il 22,9% di quelle con figli e il 19,2% di quelle senza prole.

Quando c’è da tagliare, le famiglie povere rinunciano innanzitutto alle cure per il dentista e per i servizi odontoiatrici: in media la spesa non supera i 2,19 euro al mese, contro i 31,16 euro del resto della popolazione. Non è un caso che la cattiva condizione del cavo orale sia diventata un indicatore dello stato di povertà. Le famiglie povere, inoltre, possono spendere solamente 0,79 euro al mese per l’acquisto di articoli sanitari (contro 4,42 euro del resto della popolazione), 1,30 euro per le attrezzature terapeutiche (vs. 12,32), 4,61 euro per i servizi medico ospedalieri (vs. 19,10) e 1,31 euro per i servizi paramedici (vs. 9,35 euro).

«Speriamo che il 7° Rapporto sulla Povertà Sanitaria possa contribuire alla presa di coscienza, anzitutto da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica, di tale preoccupante situazione» ha dichiarata Sergio Daniotti, presidente della fondazione Banco farmaceutico onlus, nella conferenza stampa organizzata ieri a Milano per presentare i dati «e del fatto che senza migliaia di enti e associazioni che, in tutta Italia, offrono assistenza socio-sanitaria gratuita agli indigenti, il quadro sarebbe ancora più drammatico».

«I dati del Rapporto» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «dicono che ancora una volta la nostra regione è quella dove è maggiore la partecipazione delle farmacie alla Giornata di raccolta. Ci ripresenteremo numerosi anche alla prossima edizione, quella dei vent’anni del Banco, che per la prima volta si estenderà a un’interra settimana».