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Raccolta del farmaco 2020, bilancio ottimo: Lombardia prima per donazioni

14 Febbraio 2020

Ha ripagato la decisione del Banco Farmaceutico di estendere a un’intera settimana la ventesima edizione della Giornata di raccolta del farmaco: nei sette giorni che vanno dal 4 al 10 febbraio, infatti, i volontari della Fondazione e le 5mila farmacie aderenti hanno raccolte più di 541mila confezioni di sop-otc, il 29% in più sulle 422mila circa dello scorso anno. Anche in questa edizione, poi, la Lombardia si è confermata la regione più “generosa”: da qui arriva il 28% di tutti i farmaci donati dagli italiani, per un totale di oltre 151mila confezioni. Alla raccolta, inoltre, hanno partecipato 1.236 farmacie lombarde, il 9,9% in più rispetto al 2019, 484 soltanto nella città di Milano (+7,5%), da dove sono arrivate quasi 55mila donazioni.

«Sono molto orgogliosa della risposta data dalle farmacie lombarde a questa Giornata di solidarietà» commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia e socio fondatore del Banco Farmaceutico «l’incremento delle adesioni – quasi il 10% in più – è significativo e testimonia la grande volontà di partecipazione delle farmacie, che proprio per la loro capillarità ed efficienza sono le più vicine ai meno fortunati. Il nostro ruolo sociale è fondamentale». «Anche quest’anno le farmacie lombarde hanno fornito la massima collaborazione al Banco Farmaceutico» aggiunge Luigi Zocchi, segretario di Federfarma Lombardia «la risposta al bisogno di medicinali delle fasce più deboli rientra senza dubbio nella mission della farmacia».

I medicinali raccolti a livello nazionale aiuteranno più di 473.000 persone povere, di cui si prendono cura i quasi 1.900 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Le associazioni hanno espresso per quest’anno un fabbisogno di oltre un milione di confezioni, che grazie ai farmaci raccolti sarà coperto per quasi il 50%.

«Ringraziamo di cuore chi lo ha reso possibile questo risultato» dichiara Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico «cioè i cittadini che hanno donato un farmaco, i volontari del Banco e delle realtà assistenziali, i farmacisti e i farmacisti titolari che hanno messo a disposizione la propria farmacia. Un particolare ringraziamento va inoltre alle aziende e alle associazioni di categoria: è infatti grazie al loro importante contributo continuativo che il Banco Farmaceutico può donare farmaci tutto l’anno agli enti».

«Tanto a livello nazionale quanto a Milano» aggiunge Giuliano Salvioni, presidente della sezione milanese del Banco Farmaceutico «la Fondazione deve i suoi risultati a due leve: da una parte una rete di amicizia che si sviluppa a cerchi concentrici e di cui è testimonianza il fatto che quasi un quinto dei volontari in servizio nelle farmacie milanesi sono studenti universitari. Dall’altro il contributo degli enti di beneficienza, che danno un contributo importante alla raccolta dei farmaci».