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Spese di sanificazione, credito d’imposta del 30% per le farmacie

17 Giugno 2021

Tra le novità più rilevanti introdotte dal Decreto Sostegni Bis, compare all’articolo 32 il “nuovo” credito d’imposta: un’agevolazione pari al 30% prevista per la sanificazione dei luoghi di lavoro e per l’acquisto di mascherine e dispositivi di protezione individuale. Dato il prolungarsi dello stato di pandemia, l’importo stanziato per finanziarie l’agevolazione ammonta a 200 milioni di euro nel 2021.

A chi spetta? Hanno diritto al nuovo credito d’imposta tutte le imprese, comprese le farmacie, che sostengono spese per la sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l’attività lavorativa e degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività. Sono ammesse, in aggiunta alle spese già descritte, anche quelle sostenute per:

– l’acquisto di dispositivi di protezione individuale: mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;

– l’acquisto di dispositivi di sicurezza: termometri, termoscanner, tappeti, vaschette decontaminanti e igienizzanti (incluse le eventuali spese di installazione), che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;

– l’acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;

– l’acquisto di dispositivi per garantire la distanza di sicurezza interpersonale, incluse le eventuali spese di installazione;

– la somministrazione di tamponi a coloro che prestano la propria opera nell’ambito delle attività lavorative e istituzionali.

Il credito d’imposta è introdotto nella misura del 30% delle spese elencate, se sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021, fino ad un massimo di 60mila euro per beneficiario. La modalità di utilizzo del credito d’imposta è duplice: può essere fruito direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di sostenimento delle spese (quindi periodo d’imposta 2021) oppure può essere oggetto di compensazione. Non è prevista, infine, la possibilità di cedere il bonus.

Un provvedimento direttoriale l’Agenzia delle Entrate stabilirà i criteri e le modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta.

Agnese D’Amico, DataFarma