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Tamponi, orari prolungati in farmacia. Emendamenti al Senato per calare i prezzi

20 Ottobre 2021

Considerato «l’innalzamento delle richieste alle farmacie di tamponi antigenici rapidi da parte dei cittadini», le Regioni sono invitate ad «agevolare» le farmacie perché possano effettuare i tamponi antigenici oltre i normali orari di servizio e nelle giornate di chiusura. E sia consentito ai farmacisti di sottoporre a test anche chi si presenta al banco senza essersi «preventivamente prenotato». E’ quanto recita la circolare indirizzata ieri ai governatori dal Commissario per l’emergenza covid, Francesco Paolo Figliuolo, che ha accolto la proposta avanzata l’altro giorno dalla Fofi di ampliare il servizio offerto dalle farmacie.

Intanto in Senato alcune forze politiche chiedono abbassamenti al prezzo calmierato dei tamponi o un’estensione della gratuità. E’ quanto propongono alcuni dei 195 emendamenti al decreto 127/2021 (il cosiddetto green pass ter) presentati alla commissione Affari costituzionali del Senato entro la scadenza dell’altro ieri. Si tratta in tutto di una decina di proposte di modifica, spesso simili tra loro. Combaciano in gran parte, per esempio, gli emendamenti 4.0.2 e 4.0.5 (prima firmataria Nunzia Catalfo, M5S), che abbassano da 15 a 5 euro il prezzo calmierato dei tamponi rapidi con applicazione retroattiva dal 15 ottobre mediante rimborsi agli assistiti.

Fanno gruppo a parte gli emendamenti 4.0.3 e 4.0.4 (stessa firma), che abbassano come i precedenti il prezzo calmierato ma per fasce di reddito: il primo propone la tariffa ridotta di 5 euro «per i lavoratori appartenenti a un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro»; il secondo invece introduce prezzi differenziati per scaglioni di reddito: quattro euro a tampone per redditi fino a 4mila euro, otto per redditi fino a 28mila euro.

Contenuti del tutto differenti, invece, per l’emendamento 4.0.6 (prima firma Gianluigi Paragone, Gruppo misto), che propone un nuovo protocollo d’intesa tra Commissario straordinario per l’emergenza covid, farmacie e strutture sanitarie «al fine di assicurare la somministrazione gratuita di test antigenici rapidi e molecolari».

Parlano di tamponi gratuiti anche gli emendamenti 4.6 e 4.7 (prima firma Luigi Augussori, Lega), nel primo caso a favore dei «soggetti con reddito familiare complessivo inferiore a 18mila euro» e nel secondo a beneficio delle persone «impegnate in attività di pubblica sicurezza, anche a titolo di volontariato». Infine, ci sono poi gli emendamenti 4.10 e 4.11 (Davide Faraone, Italia Viva) che propongono la gratuità degli antigenici per chi ha «la necessità di accedere a una struttura ospedaliera pubblica o privata accreditata per una visita medica, per l’accompagnamento di un parente in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità o per fare visita a un parente» e chi ha già ricevuto la prima dose di vaccino covid e attende la seconda.