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Tamponi salivari, circolare del Ministero ribadisce esclusione per gli antigenici

25 Settembre 2021

I tamponi salivari rapidi restano al momento esclusi dalla certificazione covid, cioè non consentono il conseguimento del green pass. Lo afferma una circolare del ministero della Salute che ribadisce l’orientamento già espresso in precedenti comunicazioni: sulla base delle evidenze disponibili, i salivari antigenici «non sono al momento raccomandati come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità».

Lo stesso non vale invece per i salivari molecolari, ammessi alla certificazione covid dal decreto 105/2021 sul green pass (convertito in legge qualche giorno fa). «Recenti evidenze scientifiche» scrive il Ministero «hanno individuato valori di sensibilità compresi tra il 77% e il 93%. Inoltre, alcuni studi condotti in ambito scolastico hanno riportato un’elevata concordanza tra i risultati ottenuti con test molecolare salivare e con test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo», che rimangono comunque i test diagnostici da preferire.

In particolare, la raccomandazione impartita dalla circolare è di ricorrere ai tamponi salivari molecolari soltanto quando il soggetto da testare è un bambino, un operatore sanitario o sociosanitario o un fragile poco collaborativo, come anziani in Rsa, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico; oppure, in occasione di screening nelle scuole o nella popolazione scolastica.