dalla lombardia

Federfarma chiama politica e sanità a parlare di farmacia

29 Marzo 2019

«Metteremo sul tavolo soprattutto dati, che dimostreranno quali risultati si possono raggiungere quando ci si affida alle farmacie del territorio per fare prevenzione, con le campagne di screening, e spingere sull’appropriatezza, con il counselling e l’aderenza terapeutica». Sarà questo, secondo l’anticipazione di Luigi Zocchi, segretario di Federfarma Lombardia, il filo conduttore del convegno che il sindacato regionale ha organizzato domenica prossima a Milano (Piazza Affari, Palazzo Mezzanotte) per parlare di farmacia con politici e amministratori della sanità. «Il messaggio che lanceremo ai nostri ospiti» prosegue Zocchi «sarà semplice e diretto: per incrementare efficacia ed efficienza delle politiche sanitarie regionali, appoggiatevi senza titubanza alle farmacie perché sono una risorsa solida e affidabile». A conferma, il segretario di Federfarma Lombardia cita – tra le tante esperienze in corso – quella dello psicologo in farmacia, servizio che a Varese e provincia viene ormai erogato da una decina di anni. «Quando è strutturato in modo professionale e nel rispetto delle regole deontologiche» spiega «il servizio mostra tutta la sua valenza e dà risposta a un’estesa gamma di bisogni, rinvigorendo l’immagine della farmacia come presidio di prossimità per la salute psicofisica».

Stesso discorso per l’aderenza terapeutica – Federfarma presenterà al convegno i suoi progetti sulla ripartizione in dosi unitarie – e sulla telemedicina: «Già oggi le farmacie propongono autoanalisi ed esami diagnostici in regime privatistico con tutte le garanzie del caso» ricorda Zocchi «siamo pronti a proporre gli stessi servizi ai gestori del Piano lombardo sulla cronicità, in cambio di una remunerazione ridotta purché a fronte di volumi adeguati».

Pronte a mettersi in gioco anche le farmacie rurali lombarde : «In questi anni i piccoli presidi della regione hanno investito e fatto innovazione» ricorda la presidente del Comitato rurale lombardo, Clara Mottinelli «rappresentiamo quindi una risorsa dinamica e proattiva sulla quale il servizio sanitario può fare leva per raggiungere periferie e zone remote. Non va dimenticato, infatti, che è proprio in queste aree dove essere anziani o cronici significa dover fare i conti con una presenza più rarefatta di strutture e presidi sanitari. Le farmacie rurali sono lo strumento con cui il Ssn può arrivare anche dove non c’è». Appuntamento dalle 9 di domenica 31 marzo, Palazzo Mezzanotte, piazza Affari.