dalla lombardia

Firmato l’accordo per la vaccinazione covid nelle farmacie

26 Gennaio 2021

Le farmacie lombarde potranno somministrare i vaccini anti-covid nell’ambito della campagna nazionale avviata il 27 dicembre. Lo prevede l’accordo siglato ieri dalla Regione con Federfarma Lombardia, Assofarm/Confservizi Lombardia e la Federazione degli Ordini dei Farmacisti della Lombardia, che fissa i punti cardinali della collaborazione e rinvia i dettagli ai protocolli attuativi. Le farmacie, in sintesi, potranno partecipare alla campagna anti covid-19 per il 2021 sulla scorta di quanto prevede il comma 471 della Legge di Bilancio per quest’anno, che «autorizza in via sperimentale la somministrazione di vaccini nelle farmacie aperte al pubblico sotto la supervisione di medici assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato».

A tal fine, chiarisce l’accordo, «ogni Farmacia riconosce il centro vaccinale della Asst del distretto come riferimento per la gestione delle casistiche complesse, ovvero della necessità di vaccinazione in ambiente protetto». La farmacia che si metterà a disposizione per inoculare il vaccino «comunicherà ai sistemi Ict regionali le proprie agende, verificherà lo stato vaccinale dell’assistito sulla piattaforma regionale e registrerà l’avvenuta somministrazione».

Previo accordo tra le parti, continua l’intesa, «le dosi vaccinali verranno consegnate in farmacia a cura delle strutture indicate da Regione Lombardia», mentre «appositi protocolli» definiranno procedure e step del percorso vaccinale. Le inoculazioni, in ogni caso, saranno effettuate da «personale sanitario adeguatamente formato grazie alla partecipazione a corsi organizzati dall’Istituto superiore della sanità, dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei farmacisti o da altre istituzioni accreditate». Per ogni dose somministrata, la farmacia riceverà un compenso di 6 euro, «comprensivo di tutti i passaggi del percorso vaccinale», cioè prenotazioni, registrazioni eccetera.

Per quanto concerne i requisiti strutturali, a prescindere da quanto stabiliranno i protocolli attuativi l’accordo indica tra i riferimenti normativi la dgr 1587/2005, che in caso di campagne vaccinali straordinarie (com’è senz’altro questa) limita le dotazioni a «un locale per la somministrazione, spazio per l’attesa e presenza di un servizio igienico».

«Fin dalla prima ondata pandemica» commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «il ruolo delle farmacie è stato determinante per fornire assistenza e supporto alla popolazione, anche nei momenti più critici. L’accordo con la Regione consentirà ai nostri presidi di partecipare attivamente alla campagna di profilassi, mediante la somministrazione diretta dei vaccini: è un passo fondamentale che ci avvicina all’Europa, dove Paesi come la Francia e il Regno Unito effettuano le vaccinazioni in farmacia già da anni. La capillarità territoriale delle farmacie e la loro relazione privilegiata con i cittadini le rendono il luogo ideale dove potersi recare per vaccinarsi in comodità e sicurezza, nella certezza di affidarsi a un professionista qualificato con il quale si ha un consolidato rapporto di fiducia. La farmacia dei servizi sta prendendo sempre più forma e noi ci impegneremo per essere ancora una volta un punto di riferimento per la Regione e la comunità».

«L’accordo che recepisce quanto disposto dalla Legge di Bilancio, in base alla quale per tutto il 2021 si potrà sperimentare la vaccinazione nelle farmacie del territorio, anche quella contro covid» aggiunge il presidente della Fofi e della Federazione lombarda, Andrea Mandelli «questa intesa è un fatto importante per la tutela della salute dei cittadini, che pone la Regione al passo con quanto previsto dai paesi leader dell’Europa, e che riconosce anche il grande lavoro svolto dai farmacisti di comunità a fianco del Sistema sanitario regionale nell’affrontare la pandemia. L’accordo comprende la possibilità anche per i farmacisti di praticare l’inoculazione dei vaccini, con la supervisione del medico, e affida la formazione necessaria a questo scopo anche alla Federazione degli Ordini. Sono certo che in questo nuovo ruolo tutti colleghi opereranno con la professionalità e l’impegno che hanno dimostrato in questa terribile emergenza, durante la quale sono sempre stati in prima linea al servizio dei cittadini».