dalle regioni

Abruzzo, ritocchi alla dpc da giunta uscente. Ora occhi puntati su neogovernatore

12 Febbraio 2019

 

I farmaci prescritti in Adi e Rsa che risultano indisponibili nelle farmacie ospedaliere possono essere dispensati in dpc dalle farmacie del territorio abruzzesi senza che siano necessari timbri o nulla osta sulla ricetta. Le farmacie convenzionate, inoltre, possono erogare nella medesima modalità anche i farmaci prescritti al paziente in dimissione o dopo visita specialistica, sempre nel caso in cui la farmacia ospedaliera ne sia sprovvista oppure la dimissione avvenga in orario di chiusura. Sono due delle disposizioni contenute nella dgr 89/2019 del 1 febbraio scorso, con cui la giunta regionale ha impartito alcune modifiche e integrazioni alla delibera 508/2018 del luglio dell’anno scorso che dava il via alla dpc abruzzese.

Gran parte delle novità mirano ad agevolare la dispensazione del farmaco all’assistito affidando alle farmacie del territorio un ruolo suppletivo rispetto agli sportelli ospedalieri: a parte le due evenienze già citate, rientra nella casistica anche l’urgenza del paziente fornito di ricetta di guardia medica o dello specialista, al quale le farmacie possono erogare i farmaci prescritti in regime convenzionato anche se solo nella quantità minima necessaria a coprire l’emergenza. La dgr, infine, dispone la distribuzione soltanto in dpc per le eparine bpm e obbliga l’assistito a pagare l’intero prezzo del farmaco qualora rifiuti la sostituzione del farmaco prescritto con quello – contenete lo stesso principio attivo – che ha vinto la gara di acquisto regionale.

Intanto, in Federfarma Abruzzo sono già scattate le prime riflessioni dopo il voto di domenica, che ha consegnato la guida della Regione al centrodestra e al suo candidato governatore, Marco Marsilio. «Durante la campagna elettorale non siamo riusciti a parlare direttamente con lui perché risiede a Roma e ha cominciato il tour elettorale soltanto all’ultimo» spiega a FPress il presidente dei titolari abruzzesi, Giancarlo Visini «in ogni caso siamo riusciti a far arrivare a lui come agli altri candidati le nostre proposte, che sono quelle di una farmacia pronta a fare la sua parte a favore delle aree remote della regione. Aspettiamo il primo incontro con lui, intanto dalle farmacie private arriva un sincero augurio di buon lavoro».