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Gare: Toscana rifà delibera su biosimilari, Lombardia risparmia 590 milioni

6 Aprile 2019

Ritorna in una versione rivista e corretta la delibera della Regione Toscana sui biosimilari bocciata un paio di settimane fa dal Tar. In base al nuovo provvedimento, quando sul mercato giunge il biosimilare di un biologico originator la centrale acquisti regionale (Estar) emana immediatamente un bando di gara e mette in campo tutte le disposizioni necessarie affinché il farmaco aggiudicatario venga messo a disposizione dei medici e dei pazienti toscani nel più breve tempo possibile. «Nei casi in cui il medico che prescrive ritenga opportuno continuare a utilizzare l’originator per motivi clinici» avverte in una nota la Regione «potrà farlo motivando la sua scelta con criteri basati sulla evidenza clinica». Come si ricorderà, la delibera bocciata dal Tar Toscana (la 194 del 14 marzo 2018) vietava la prescrizione di farmaci diversi da quelli aggiudicati salvo «motivate richieste di deroga da sottoporre alla valutazione del Settore Politiche del farmaco e appropriatezza». Per il Tribunale, invece, «la scelta prescrittiva di un farmaco biologico originator o biosimilare deve ricadere esclusivamente sul medico».

Acquisti centralizzati sotto i riflettori anche in Lombardia, dove la Regione ha comunicato ieri di aver conseguito grazie alla centrale Arca risparmi per circa 590 milioni di euro. Il merito è della gara aggiudicata il 2 aprile scorso per oltre tremila lotti, base d’asta circa 5 miliardi di euro, e la minore spesa deriva dai ribassi offerti dalle imprese aggiudicatarie (143 i concorrenti in lizza, che hanno coperto il 75% dei lotti messi a gara). «Sono risparmi di cui andiamo particolarmente orgogliosi» ha commentato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana «che dimostra ancora una volta l’efficienza della nostra amministrazione e di Arca, cui va riconosciuta l’ottima impostazione della gara».

I prodotti interessati dalla procedura, specifica la Regione in una nota, comprendono farmaci e farmaci biologici originator. Al fine di garantire la più ampia partecipazione tra gli operatori, «si è scelto di identificare ogni lotto con una precisa descrizione del prodotto, in modo da consentire a tutti i fornitori il confronto concorrenziale». Oltre a quest’ultima, nei primi tre mesi dell’anno sono già state aggiudicate 35 gare articolate in 466 lotti, per un importo di oltre 284 milioni e un risparmio complessivo rispetto alle basi d’asta superiore a 72 milioni di euro.