dalle regioni

Autonomie differenziate, Lombardia ed Emilia-Romagna mordono il freno

30 Aprile 2019

«Non ci sono più motivi per rinviare ulteriormente l’autonomia differenziata». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della cerimonia con cui ministero dell’Interno, Regione e Anci Lombardia hanno sottoscritto ieri a Milano l’Accordo per la promozione della sicurezza integrata. «Abbiamo fatto tutto ciò che si doveva fare» ha proseguito il presidente Fontana «chiarendo dubbi e perplessità. Ora è il momento che ci venga data una risposta che chiarisca definitivamente se ci sia o no la volontà di attuarla. Il ministro dell’Interno, anche oggi, ha ribadito che il percorso deve andare avanti in tempi celeri. Auspico che siano tutti concordi e che finalmente si venga incontro alle esigenze dei lombardi, dei veneti e degli emiliani, senza più alimentare “fake news”».

Ancora più dure le parole del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: «Da quando il Governo si è insediato» scrive in un post su Facebook «non ci è stata riconosciuta l’autonomia che abbiamo chiesto seguendo la Costituzione e senza chiedere un euro in più di quanto lo Stato già spende oggi. È passato ormai un anno. Provino a decidere, invece che giocare a uno scaricabarile poco dignitoso, perché per la Regione – conclude Bonaccini – l’interlocutore si chiama Governo, non le singole forze politiche che lo compongono. Si chiama rispetto istituzionale».