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Dematerializzazione dpc: anche la Sardegna si adegua, indugi nel Lazio

26 Marzo 2020

Scatta anche in Sardegna la dematerializzazione della ricetta dpc. A dare il via una nota della Direzione generale sanità, in vigore da ieri, che detta le condizioni operative per medici e farmacie: il medicinale deve essere sempre prescritto con il suo nome commerciale, perché nel circuito dpc è disponobile soltanto il prodotto assegnato con gara. Promemoria o nre possono essere inviati al paziente via mail o altro strumento informatico; l’assistito stampa quindi il modulo oppure si reca in farmacia con il solo nre e la tessera sanitaria. In questo caso spetta al farmacista al banco stampare la ricetta «per gli adempimenti erogativi ed amministrativo-contabili successivi», cioè l’apposizione delle fustelle e la spedizione con la dcr.

«Per il momento questa è la procedura» spiega a FPress Giorgio Congiu, presidente di Federfarma Sardegna «in un secondo momento si valuteranno altre opzioni». Tra le possibilità, quella di adottare un registro fustelle come hanno fatto (o faranno) Liguria, Veneto, Emilia Romagna e altre ancora, ma non tutti trovano pratica la soluzione: «Il registro ha le sue controindicazioni» osserva Congiu «Sogei ha detto a chiare lettere che se il farmacista commette degli errori, per esempio si dimentica di attaccare qualche fustella, il farmaco non viene rimborsato».

Per questo, l’idea è di lasciare la scelta a ogni farmacia. «Per ora si stampano tutti i promemoria, poi in un secondo momento ogni titolare deciderà se continuare in questo modo o adottare il registro. Quando? La data andrà stabilità d’intesa con l’assessorato alla Salute».

Per i farmaci della convenzionata, invece, la Regione ha già provveduto alla dematerializzazione da un paio di settimane: «Lavoriamo con il nre dal 10 marzo» conferma Congiu «l’Assessorato era pronto ad adottare la stessa disposizione anche per i farmaci della dpc già giovedì scorso, poi è arrivata l’ordinanza della Protezione civile e allora si è preferito rinviare di qualche giorno».

La dematerializzazione della dpc resta invece impantanata nel Lazio, dove i medici di famiglia hanno fatto sapere che continueranno a prescrivere su ricetta rossa fino a quando i loro software gestionali non verranno adeguati. «Al contrario di Lombardia, Liguria o Emilia Romagna» spiega a FPress Giampiero Pirro, responsabile comunicazione di Fimmg Roma «qua prescriviamo passando dal Sac e in questi giorni il sistema continuava a bloccarci le ricette dem con farmaci della dpc. Se, come dicono, Sogei ha rimosso il blocco da lunedì, vuol dire che la cosa si sta risolvendo: in effetti ieri qualche medico ha detto di essere riuscito a fare qualche prescrizione, stiamo verificando».