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Emilia Romagna, torna il fondo per le rurali ma cala la soglia per l’accesso

26 Marzo 2019

Verrà rinnovato anche quest’anno il fondo da 400mila euro con cui l’Emilia-Romagna sostiene dal 2017 le farmacie rurali a basso fatturato. La conferma arriva dall’assessore alla Salute della Regione, Sergio Venturi (foto), che ieri ha esposto davanti alla commissione Sanità del Consiglio regionale i criteri per la ripartizione del contributo, in vista della delibera che la giunta approverà la prossima settimana. In sintesi, accedono al fondo le farmacie rurali che nel 2018 hanno registrato un volume d’affari ai fini iva pari o inferiore a 325mila euro e i contributi verranno ripartiti in base a quattro fasce: 12.500 euro alle farmacie fino a 200mila euro di fatturato; 10mila euro agli esercizi con fatturato fino a 250mila; 7.500 euro alle farmacie con fatturato fino a 300mila; 5mila euro agli esercizi con fatturato fino a 325mila euro. Secondo quanto riferisce la Regione, nel 2017 avevano usufruito del sostegno 21 farmacie, cresciute l’anno successivo a 46. Determinanti i criteri di selezione: due anni fa avevano accesso al fondo gli esercizi con fatturato annuo fino a 250mila euro, nel 2018 la soglia è stata alzata a 450mila euro. Quest’anno dunque, con il tetto a 350mila, la platea dei beneficiari dovrebbe restringersi.

Il contributo, avverte comunque la Regione, è concesso fino a esaurimento delle risorse disponibili, in base alla graduatoria stilata in ordine crescente rispetto al volume d’affari complessivo ai fini dell’iva. «In caso avanzino risorse dopo aver soddisfatto tutte le domande presentate dagli aventi diritto, la cifra rimanente sarà ridistribuita tra le farmacie più bisognose di sostegno, perché più a rischio di cessazione di servizio, cioè quelle con fatturato fino a 250mila euro».