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Lombardia, si vaccinano i farmacisti. Campania, intesa ancora da firmare

12 Febbraio 2021

E’ partita nei giorni scorsi, in anticipo sul programma, la vaccinazione contro covid dei farmacisti lombardi. Notizie delle prime somministrazioni arrivano da Milano, Lodi, Varese, Brescia, Pavia e Sondrio, ma le altre province seguiranno subito a ruota non appena i vaccini risulteranno disponibili. A gestire le chiamate sono le singole Ats-Asst, che indirizzano gli interessati ai centri vaccinali distribuiti sul territorio; per i farmacisti quindi, gli spostamenti sono di solito ridotti al minimo, con disagi contenuti per l’attività al banco. «La Regione Lombardia ha mantenuto l’impegno e ha cominciato a vaccinare i farmacisti prima dell’avvio della fase 2, che riguarda gli over 80» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «bene, è un passaggio indispensabile perché le farmacie possano poi contribuire alle somministrazioni, non appena il vaccino AstraZeneca comincerà a diventare disponibile in quantitativi sufficienti».

E a proposito di somministrazioni in farmacia, procede in Campania il confronto tra Regione e Federfarma sulla bozza d’intesa che dovrebbe sancire la partecipazione dei farmacisti del territorio alla campagna vaccinale (ma ancora non c’è stata alcuna firma, nonostante quanto scritto nei giorni scorsi da alcune testate locali). «La Regione ci aveva fatto capire che avrebbe gradito l’aiuto delle farmacie» spiega a FPress il presidente di Federfarma Campania, Mario Flovilla «abbiamo allora elaborato una proposta che ora l’amministrazione sta valutando. Abbiamo proposto non solo la vaccinazione in farmacia, ma anche la distribuzione delle dosi ai medici e agli altri operatori che somministrano. E pure l’attivazione del fse, in modo da registrare l’inoculazione nel fascicolo elettronico. I compensi? Ne parleremo quando ci riconvocheranno, in ogni caso non dovranno essere inferiori a quelli già pattuiti altrove».

Intanto, secondo il Gimbe la vaccinazione degli operatori sanitari sta cominciando a dare segnali importanti: i nuovi contagi si sono ridotti in questa fascia di popolazione del 64,2%: dai 4.382 rilevati nella settimana 13-19 gennaio, quando è stata avviata la somministrazione delle seconde dosi, ai 1.570 della settimana 3-9 febbraio.