dalle regioni

Mascherine non a norma e in lingua straniera. Sequestri in alcune città

16 Aprile 2020

Arrivano dalla cronaca locale nuove notizie di sequestri da parte dei Nas per irregolarità nella vendita di mascherine e prodotti igienizzanti. Il caso di maggiore rilievo coinvolge due farmacie di Palermo e Termini Imerese e un distributore del capoluogo siciliano, nei quali i militari hanno sequestrato in totale 2.500 mascherine, prive del marchio Ce e fuori norma. Sempre in città, riferisce una nota del Comando carabinieri per la tutela della salute, i Nas hanno portato a termine altri due sequestri per oltre 1.200 mascherine prive di etichettatura e 96 confezioni di gel igienizzante mai registrate sul portale della Commissione europea.

Dalla Sicilia alla Campania e quindi ancora più a Nord: a Napoli, i carabinieri hanno deferito in stato di libertà la titolare di una farmacia con l’accusa di avere commercializzato oltre duecento confezioni di biocida privo della necessaria autorizzazione ministeriale; i militari del Nas di Padova, invece, hanno sequestrato oltre 1.000 mascherine prive di indicazioni in lingua italiana. Infine nella Bassa modenese i militari hanno sanzionato una farmacia per aver messo in vendita una partita di gel igienizzante importata dalla Cina le cui confezioni non erano regolarmente etichettate e riportavano indicazioni in lingua straniera. I Nas hanno inflitto al titolare una sanzione di 7mila euro e sequestrato 1.300 confezioni da 60 ml.