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Molise, rinnovato l’accordo sulla dpc: compensi confermati e nuovi servizi

9 Gennaio 2020

Risente delle difficoltà economiche che gravano sulla Sanità molisana ma difende i compensi delle farmacie e prospetta novità importanti in materia di servizi il nuovo accordo per la dpc che Regione e Federfarma hanno firmato poco prima delle festività natalizie. La negoziazione si è protratta per quasi 18 mesi (tanto da rendere necessarie tre successive proroghe dell’intesa precedente, datata aprile 2015) e le farmacie hanno dovuto fare i conti con le disposizioni del Piano di rientro regionale, che citava esplicitamente la distribuzione diretta tra gli interventi di contenimento della spesa, ma l’accordo finale viene comunque con soddisfazione da Federfarma Molise. «I farmaci con prezzo sotto i 25 euro che la vecchia intesa aveva passato in convenzionata tornano in dpc» spiega il presidente del sindacato titolari, Luigi Sauro «ma conserviamo compensi che rimangono tra i più alti in Italia e otteniamo l’impegno della Regione a sperimentare per un quadrimestre un pacchetto di servizi che – se i risultati saranno positivi – cominceranno a essere remunerati a partire dal quinto mese».

Per quanto concerne la remunerazione, l’accordo (che riguarda esclusivamente i farmaci del Pht) riconosce alle farmacie un fee di 5 euro a pezzo, che salgono a 7,10 per le farmacie con fatturato annuo Ssn tra i 300mila e i 450mila euro e 11,60 per gli esercizi con fatturato sotto i 300mila euro. Tutte le cifre comprendono iva e quota al distributore e scendono a 4,50 euro al pezzo al superamento delle 1.500 confezioni all’anno.

In tema di servizi, invece, l’accordo prevede il rafforzamento del Cup Pass (un euro iva inclusa per ogni prenotazione in farmacia, 50 centesimi per ogni variazione) conferma la distribuzione in farmacia dell’integrativa (dietetici e nefropatici) e dei vaccini ai mmg e infine promette di coinvolgere le farmacie nella presa in carico domiciliare e nell’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse). «In sostanza» riassume Sauro «otteniamo la disponibilità della Regione ad applicare alcune delle attività previste dalla sperimentazione nazionale per la farmacia dei servizi. E se i risultati saranno incoraggianti, dal quinto mese scatteranno rimborso e remunerazione di tali prestazioni».