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Napoli, Incurabili a rischio: Federfarma si propone per conservare i vasi

9 Aprile 2019

Scatta la messa in sicurezza per la Farmacia degli Incurabili, il capolavoro di arte barocca inserito nell’omonimo complesso, comprendente Ospedale e Chiesa di Santa Maria del Popolo. La decisione è stata presa dal commissario straordinario dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, dalla quale dipende la gestione dell’Ospedale e della Farmacia: il cedimento che un paio di settimane fa ha fatto crollare parte del pavimento della Chiesa di Santa Maria ha rivelato il pessimo stato in cui versano le fondamenta dell’intero complesso cinquecentesco. Il sottosuolo in tufo sul quale è stato costruito sta cedendo progressivamente, per cause che ancora devono essere indagate (forse infiltrazioni d’acqua), serve dunque un intervento esteso e urgente per rimettere in sicurezza l’intero edificio.

Intanto nella Farmacia si è cominciato a transennare e proteggere tutto quanto c’è di prezioso: i celebri vasi in maiolica che formano la collezione più importante della Farmacia storica, gli stucchi, gli affreschi, le piastrelle della pavimentazione. Resta l’incognita sui costi dei lavori di risistemazione: le disponibilità comprendono 4 milioni di euro, destinati alla ristrutturazione della Farmacia, più altri 17,8 milioni dal fondo per l’edilizia sanitaria. Ma potrebbero non bastare, soprattutto nel caso in cui fosse confermata l’ipotesi di un cedimento causato da infiltrazioni nel sottosuolo. In questo caso, riferisce la stampa campana, servirebbero dai 50 ai 100 milioni di euro.

Intanto Federfarma Napoli e Ordine dei farmacisti hanno espresso la loro disponibilità a farsi carico della conservazione di vasi e arredi della Farmacia. «Non siamo certo in grado di contribuire ai costi dei lavori, che raggiungeranno cifre spropositate» spiega a FPress Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli e consigliere dell’associazione culturale Il Faro d’Ippocrate «possiamo invece reperire fin da subito una stanza blindata dove spostare e conservare vasi e arredi in attesa che vengano completati i lavori di risistemazione».