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Carenze, il Belgio riprova a mettere un freno con una nuova legge

24 Dicembre 2019

Il Belgio prova a dettare nuove misure contro le carenze farmaceutiche dopo la legge della primavera scorsa sul parallel trade che la Corte costituzionale ha bocciato questo ottobre. La nuova normativa, approvata ieri dalla Camera, impone alle aziende produttrici di segnalare i casi di indisponibilità più rapidamente e con un maggiore livello di dettaglio. In particolare, l’impresa dovrà menzionare le cause di ogni carenza, in modo da consentire alle autorità di distinguere i vari episodi in base alla loro origine: problema di distribuzione, termine della commercializzazione, reale indisponibilità.

La legge, inoltre, consente di vietare o limitare l’export dei farmaci colpiti da rotture di stock e obbliga le aziende a consegnare i farmaci ai distributori all’ingrosso entro tre giorni. In caso di indisponibilità di un farmaco, poi, l’azienda che lo produce può essere chiamata a rimborsare gli eventuali costi generati dalla sostituzione con un medicinale di prezzo maggiore.

Novità, infine, anche in materia di sostituzione in farmacia, che verrà agevolata in caso di indisponibilità del farmaco prescritto. Dettagli ulteriori arriveranno da un decreto attuativo che verrà emanato nelle prossime settimane, intanto però l’Associazione belga delle unioni mediche (Absym) si è già espressa contro la disposizione, che rischia di generare «confusione nel paziente».