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Body cam per la sicurezza ai dipendenti di 60 farmacie inglesi di Boots

23 Luglio 2021

In Inghilterra i dipendenti di 60 farmacie Boots, farmacisti compresi, hanno ricevuto una “body cam” – una videocamera tascabile – da indossare durante l’orario di lavoro per registrare eccessi e comportamenti aggressivi dei clienti. L’iniziativa, che mira ad arginare un fenomeno sempre più diffuso nelle farmacie d’oltremanica, segue una sperimentazione che la catena britannica aveva avviato all’inizio dell’anno in alcune farmacie di Birmingham per poi allargarla a Sheffield e Rotherham.

Come spiega un articolo del Pharmaceutical Journal, le body cam non registrano in modalità continua, ma vengono accese da chi le indossa quando il cliente con cui sta parlando comincia a mostrare nervosismo o aggressività. In tal caso, dev’essere cura dell’addetto avvertire chi gli sta di fronte che la telecamera è stata avviata.

«L’esperienza maturata nella fase di test» ha commentato un portavoce di Boots «ha dimostrato che utilizzate in questo modo le body cam hanno un importante effetto deterrente. Inoltre, il personale che le indossa si sente più sicuro». Le immagini della videocamera tascabile, inoltre, possono essere abbinate alle riprese delle videocamere di sicurezza della farmacia e aiutare la polizia a perseguire i clienti che hanno avuto comportamenti aggressivi.

Come detto, quello dei soprusi ai danni del personale delle farmacie è un fenomeno che ultimamente in Inghilterra è cresciuto in modo cospicuo, soprattutto dall’inizio della pandemia. Boots, insieme alla catena Well Pharmacy e ad altri cento esercenti del commercio, aveva scritto all’inizio del mese al primo ministro Boris Johnson per invitarlo ad appoggiare alcuni emendamenti alla legge sull’ordine pubblico che promettono di accrescere la sicurezza di chi lavora nel settore.

La lettera citava un sondaggio condotto dal British Retail Consortium secondo il quale nel 2019 gli episodi violenze e abusi ai danni dei negoianti sono aumentati del 7% su base annua, per una media di 455 casi giornalieri. Nell’aprile 2020 l’Associazione per la difesa dei farmacisti ha pubblicato i risultati di una ricerca su oltre 1.200 intervistati, il 90% dei quali riferisce di avere assistito nel mese precedente a violenze o aggressioni nelle loro farmacie.