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E ora in Germania e Francia le farmacie sono nel mirino del popolo no-vax

27 Luglio 2021

Oltre al green pass, ora nel mirino del popolo no-vax sembrano essere finite anche le farmacie che effettuano i test covid. Invita all’ipotesi l’incendio che tre giorni fa ha mandato in cenere il gazebo installato davanti all’esercizio della farmacista titolare Antje Baumgardt, a Berlino. Il tendone era stato montato per accogliere i clienti che vogliono sottoporsi a tampone gratuito (in Germania la cassa malattia rimborsa fino a cinque antigenici al mese) e il fuoco l’ha danneggiato nella notte tra sabato e domenica, per fortuna senza aggredire la farmacia contigua.

La titolare è convinta che si tratti di un incendio doloso ma a dire l’ultima parola saranno gli investigatori, che stanno setacciando le telecamere della zona alla ricerca di immagini utili. Fosse davvero un attentato, come in molti suppongono, sarebbe il secondo in pochi mesi: a maggio, infatti, il gazebo per test covid di una farmacia situata a Krefeld, nella Renania settentrionale-Vestfalia, era stato imbrattato di vernice e riempito di rifiuti da ignoti, sospettati anche in questo caso di appartenere alla galassia no-vax.

Sono sicuramente anti-vaccinisti, invece, i facinorosi che sabato scorso hanno danneggiato una farmacia a Nancy, in Francia: gli aggressori appartenevano a un corteo di contestatori che nel centro della città si è scontrato con le forze dell’ordine. Una frangia dei manifestanti si è dispersa nelle vie laterali e si è trovata di fronte alla farmacia e al gazebo dei tamponi antigenici installato subito all’esterno. I no-vax hanno cercato allora di smontare il tendone e portarselo via ma la farmacista titolare, Agnés Biblot, si è precipitata in strada per fermarli. Qualcuno ha cominciato a tirare sassi verso la vetrina, altri invece hanno cercato rifugio nella farmacia per ripararsi dai lacrimogeni, con la dottoressa ad assisterli. Un’ora dopo, Agnés Biblot era di nuovo nel gazebo a fare test. «Questa è una piccola farmacia» ha detto al Quotidien du pharmacien «facciamo in media 70 antigenici al giorno, c’è molta richiesta.