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Farmacie e mmg, da noi litigano in Inghilterra sono invitati a collaborare

20 Giugno 2019

Il contrasto è stridente: mentre in Italia i medici di famiglia fanno muro per mettere in un angolo la farmacia dei servizi, in Inghilterra il Nhs – il servizio sanitario pubblico – detta disposizioni perché i Primary care network (Reti di assistenza primaria) si aprano alla collaborazione con le farmacie del territorio. I Pcn sono le unità-base che dal primo luglio gestiranno le cure di primo livello, ossia l’assistenza extraospedaliera: i piani del Nhs ne prevedono un migliaio circa in tutta l’Inghilterra, ognuno dei quali avrà in carico una popolazione compresa tra i 30mila e i 50mila assistiti. A governare i Pcn saranno i medici di famiglia, ma cure e servizi saranno erogati da team multidisciplinari che integreranno tutte le figure necessarie all’assistenza (infermieri, pediatri, specialisti eccetera), farmacisti del territorio compresi.

Ogni Pcn, in particolare, si rapporterà in media a una decina di farmacie e i contenuti della loro collaborazione saranno definiti nell’ambito di ogni singolo Network. Secondo quanto riferisce un articolo del Pharmaceutical Journal, la rivista della Royal pharmaceutical society, il Nhs anticipa già alcuni possibili programmi di intervento: per cominciare il Dmirs (Digital minor illness referral service), un sistema di triage a distanza avviato da giugno in via sperimentale in 54 farmacie e 26 medicine di gruppo, che consente ai medici di famiglia di indirizzare gli assistiti con piccole patologie direttamente alla farmacia del territorio più vicina; oppure, le farmacie potrebbero assumere un ruolo guida per conto del Pcn nella realizzazione di campagne di salute e prevenzione rivolte alla popolazione assistita dal network; infine, possono essere sviluppate sinergie nell’ambito del Numsas (Nhs urgent medicine supply advanced service), il servizio per la prescrizione e dispensazione d’urgenza dei farmaci.