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Francia, calo del giro d’affari per Boiron dopo i tagli alla rimborsabilità

25 Gennaio 2020

Ha subito avuto effetti, in Francia, la revisione della rimborsabilità dei medicinali omeopatici disposta nel luglio scorso dal ministero della Salute. La disposizione è entrata in vigore soltanto dall’inizio di gennaio (copertura non più sul 30 ma sul 15% del prezzo al pubblico nel 2020, esclusione della rimborsabilità dal 2021) ma fatturati e consumi hanno già cominciato a farsi sentire. Al punto che l’altro ieri Boiron, brand di punta del comparto, ha anticipato un primo consuntivo del 2019: -7,9% nel fatturato (che a fine 2019 si ferma a 557 milioni di euro) e -12,6% nelle vendite, con un picco negativo del 14,9% nel quarto trimestre.

Il commento con cui l’azienda ha accompagnato i numeri riferisce di un clima «di forte disprezzo dell’omeopatia». I risultati finanziari per il 2019, riferisce un articolo il Quotidien du pharmacien, dovrebbero essere ufficializzati l’11 marzo, intanto Boiron conferma l’intenzione di compiere ogni sforzo per ripristinare la rimborsabilità sui prodotti omeopatici. L’azienda, insieme alla Lehning, hanno già impugnato il provvedimento del Governo davanti al Consiglio di Stato.