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Francia, parere Antitrust propone di aprire le farmacie al capitale

18 Marzo 2019

La titolarità delle farmacie francesi va aperta al capitale. A dirlo un parere dell’Antitrust transalpino che Le Quotidien du Pharmacien ha anticipato nei giorni scorsi: negli ultimi anni, è il ragionamento dell’Autorità per la concorrenza, i distributori farmaceutici hanno dovuto sopportare un pesante ridimensionamento dei loro margini, che rende sempre più difficile rispettare i doveri connessi al servizio pubblico. In più, le capacità negoziali dei grossisti così come delle farmacie e dei loro gruppi di acquisto fanno una pallida figura davanti alla forza dell’industria farmaceutica. La soluzione, dunque, non può che essere quella di aprire la porta all’integrazione verticale e permettere l’ingresso del capitale dei distributori nella titolarità delle farmacie.

L’Antitrust francese mostra di essere consapevole delle ripercussioni che tale intervento avrebbe sulla distribuzione delle farmacie nel territorio e quindi sull’accesso al farmaco: il capitale rischierebbe di concentrare la propria attenzione soltanto sulle farmacie delle grandi città, le più profittevoli, con ricadute negative sugli esercizi rurali. Per ovviare, l’Authority suggerisce di prendere esempio da altre esperienze europee, come quella inglese, dove la dispensazione dei medicinali nelle aree più remote del Paese è affidata ai medici di famiglia.

Ma le proposte dell’Antitrust non si fermano alla proprietà delle farmacie. Il parere, infatti, esorta anche alla liberalizzazione dei farmaci senza obbligo di ricetta, la cui vendita dovrebbe essere consentita a gdo e parafarmacie purché in presenza di un farmacista. Obiettivo? Più concorrenza sui prezzi, dice l’authority, un accesso più esteso all’otc e una sollecitazione ai farmacisti perché intensifichino il consiglio al banco.