estero

Germania, nel 2020 utili delle farmacie in crescita ma c’è preoccupazione

12 Giugno 2021

In Germania le farmacie tedesche chiudono il 2020 con fatturati e margini operativi in crescita sul 2019 ma non festeggiano. Almeno non l’hanno fatto al Dav Business forum, il convegno dei farmacisti tedeschi che ogni anno fa il punto sulla situazione finanziaria del comparto. In media, dicono i numeri dell’Abda (l’associazione che riunisce ordine professionale e sindacato dei titolari), la farmacia tedesca registra nel 2020 un fatturato di circa 2,78 milioni di euro, quasi duecentomila euro in più sul 2019 (2,59 mln), e un risultato operativo di poco superiore ai 168mila euro (a fronte dei 148.436 dell’anno precedente).

Ma dalle cifre emergono anche diversi motivi di preoccupazione. Per cominciare, il 60% delle farmacie sta sotto i valori medi appena esposti, da ascrivere quindi al restante 40% che macina numeri nettamente migliori. In secondo luogo, impensierisce il fatto che il fatturato totale aumenta ma cala il numero delle confezioni erogate in regime di rimborso, mentre il margine operativo generato dalla spesa dell’assicurazione sanitaria pubblica rimane praticamente stabile a 84mila euro.

Il merito degli incrementi di fatturato e utile, di conseguenza, va addebitato principalmente ai servizi straordinari e ai compensi altrettanto straordinari erogati dalle farmacie durante la pandemia, dal recapito a domicilio dei farmaci alla distribuzione delle mascherine (che il governo tedesco ha fornito gratuitamente alla popolazione proprio tramite le farmacie). E incide anche il progressivo calo delle farmacie in attività: circa 300 in meno nel 2020 rispetto al 2019, come ha ricordato Eckart Bauer, capo del dipartimento Economia e affari sociali dell’Abda.

Ma la pandemia ha avuto anche altri efffetti, non molto dissimili da quelli patiti dalle farmacie italiane. Per cominciare, il traffico di clienti e pazienti è mutato profondamente e mentre le farmacie dei centri commerciali, degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie hanno sofferto non poco, quelle delle zone residenziali ne hanno beneficiato.

E poi c’è l’e-commerce: mentre le farmacie fisiche hanno registrato nel 2020 un calo delle vendite di farmaci da banco del 9,1%, le farmacie online mostrano incrementi di oltre il 13%, con aumenti significativi delle loro quote di mercato. Stesso discorso per l’etico rimborsato: l’assicurazione sanitaria ha versato alle web-pharmacy con sede in un altro Paese Ue 475 milioni di euro, ossia l’8,3% in più rispetto all’anno precedente. Le farmacie fisiche, invece, hanno registrato incrementi soltanto del 3,8%.