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Oms, dall’inizio della pandemia deceduti per covid 180mila sanitari

25 Ottobre 2021

Oscillerebbero tra gli 80mila e i 180mila gli operatori sanitari deceduti di covid nel mondo tra gennaio 2020 e maggio 2021. I numeri arrivano da una stima pubblicata dall’Oms, che ha rinnovato a tutti i Paesi l’invito a vaccinare in via prioritaria proprio i sanitari. «Queste stime» precisa l’Organizzazione «hanno per base i 3,45 milioni di decessi legati al coronavirus accertati dall’Oms nel maggio scorso. Ma si tratta di una cifra che risulta di parecchio inferiore a quella dei decessi effettivi, che sarebbe del 60% superiore».

Secondo i dati provenienti da 119 Paesi, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, in media soltanto due operatori sanitari su cinque hanno ricevuto il ciclo vaccinale completo. Ma a l ivello nazionale i valori sono molto distanti tra loro. «In Africa» ha continuato Ghebreyesus «meno di un operatore sanitario su dieci ha ricevuto l’immunizzazione completa. Nella maggior parte dei paesi ad alto reddito, oltre l’80% risulta completamente immunizzato».

L’Oms ha rinnovato il proprio disappunto per le disparità che permangono nella distribuzione e nell’accesso ai vaccini e ha chiesto una volta di più che i Paesi con forniture adeguate le condividano con gli Stati meno fortunati. Anch perché il programma internazionale Covax si sta lentamente spegnendo per insufficienza di vaccini. «I paesi del G20 si sono impegnati a donare a Covax più di 1,2 miliardi di dosi di vaccino, ma finora ne sono stati consegnati solo 150 milioni. Non abbiamo un calendario, non sappiamo quante dosi riceverà Covax o quando» ha concluso il dg dell’Oms.