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Uk, farmacie preoccupate per la prossima campagna antinfluenzale 2020-2021

17 Giugno 2020

La campagna antinfluenzale 2020-2021 potrebbe mettere in forte difficoltà i farmacisti inglesi, che già sono sotto pressione per la pandemia da covid, e ridurre a un terzo le vaccinazioni somministrate quotidianamente in farmacia. E’ l’allarme lanciato da un articolo del Pharmaceutical Journal, la rivista della Royal pharmaceutical society, che riferisce delle preoccupazioni lanciate nei giorni scorsi da alcuni rappresentanti dei proprietari. Rekha Shah, amministratore delegato del Local pharmaceutical committee di Westminster (il comitato che rappresenta le farmacie davanti alle autorità sanitarie locali), fa notare che per motivi di sicurezza verrà certamente richiesto ai farmacisti di cambiare guanti e sopra-camice a ogni nuova vaccinazione. «Andranno anche disinfettate le superfici» prosegue «il che porterà via tempo e quindi si ridurrà il numero delle persone che possiamo vaccinare in un giorno». E così, se prima una farmacia riusciva a somministrare in media 50 dosi al giorno, nella prossima stagione influenzale potrebbe farne non più di un terzo, a seconda delle indicazioni che al riguardo detterà il Nhs, il servizio sanitario inglese.

Le esternazioni delle farmacie seguono di pochi giorni una comunicazione del Psnc (Pharmaceutical service negotiating committee, l’ente incaricato di negoziare i rinnovi contrattuali con il Nhs) che dava per altamente probabile un forte incremento della domanda di vaccini nel prossimo inverno. Conferma i timori la raccomandazione lanciata l’altro ieri dal comitato scientifico consultivo che affianca il governo inglese negli interventi per covid: secondo il gruppo di esperti, nella prossima campagna antinfluenzale dovrebbe essere sottoposta a profilassi l’intera popolazione del Regno Unito, per facilitare la prevenzione di un’eventuale seconda ondata di covid.

Per Alastair Buxton, direttore dei servizi del Nhs, la proposta rischia però di mettere in seria difficoltà l’approvvigionamento di vaccini: se tutti i Paesi seguiranno lo stesso orientamento, come già sta facendo per prima l’Austrialia, quest’autunno potrebbero verificarsi seri fenomeni di carenza, perché i produttori non sono nelle condizioni di aumentare rapidamente l’offerta. Stesso discorso per dpi e sistemi di protezione: agli operatori che materialmente effettueranno le vaccinazioni (farmacisti compresi, dato che nel Regno Unito le farmacie sono autorizzate a vaccinare) andranno assicurate forniture sufficienti di mascherine, camici, guanti e altro ancora.