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Regno Unito, in arrivo legge che mitiga reato di errata dispensazione

31 Marzo 2018

Dovrebbe entrare in vigore il 16 aprile la nuova legge che tutela i farmacisti inglesi dal reato di errata dispensazione. A riferirlo un articolo del Pharmaceutical Journal, la rivista della Royal pharmaceutical society (l’ordine dei farmacisti britannico), che fa il punto sul percorso legislativo di un provvedimento lungamente atteso dalla professione. Era il 2006 quando il Consiglio della Royal pharmaceutical society ufficializzò per la prima volta la richiesta di emendare le disposizioni del Medicines Act del ’68, che puniscono penalmente gli errori commessi al banco dal farmacista. La depenalizzazione, era la tesi, avrebbe incentivato i farmacisti a segnalare per primi mancanze e sbagli, con evidenti benefici non solo per i pazienti ma anche per la pratica professionale, perché avrebbe agevolato self audit e percorsi di risk management.

La richiesta dell’Ordine ha cominciato a essere presa in seria considerazione da partiti e Parlamento soltanto nell’ultimo quinquennio, ma crisi di governo e Brexit hanno rallentato il lavoro legislativo. Soltanto a dicembre, così, è arrivata l’ultima luce verde alla proposta di legge, che introduce una causa legale di giustificazione a tutela dei farmacisti del territorio. Il provvedimento, in sostanza, non depenalizza il reato di errata dispensazione, ma riconosce a chi lo commette una “statutory defence”, ossia una serie di discriminanti legali che di fatto possono rendere giustificato il comportamento del professionista. «Questa legge» ha dichiarato il presidente della Royal pharmaceutical sosciety, Ash Soni «agevolerà la diffusione di una cultura nella quale il professionista sanitario sarà incoraggiato a segnalare i propri errori e imparare da questi per un servizio ancora migliore e più sicuro».