estero

Studio britannico, farmacie risorsa-chiave nella vaccinazione covid

18 Giugno 2021

La farmacia del territorio potrebbe recitare un «ruolo chiave» nelle prossime strategie sanitarie per la vaccinazione contro covid, perché è la più prossima alle persone che assiste ed è considerata un servizio credibile e affidabile. Sono le conclusioni cui giunge lo studio condotto dall’Aston University di Birmingham, nel Regno Unito, in collaborazione con ricercatori britannici e del Commonwealth. Pubblicata sul British Medical Journal, la ricerca ha passato al setaccio più di cento testi (tra articoli, blog e siti web) che trattano del ruolo recitato dalle farmacie del territorio durante covid e in altre pandemie precedenti.

I documenti sono stati sottoposti a peer review e quanto emerso è stato poi discusso con più di 30 rappresentanti dei cittadini e professionisti della salute (farmacisti, tecnici di farmacia, dispensatori, assistenti al banco e medici di base), per avere riscontri sulle indicazioni raccolte nella ricerca.

Le evidenze finali dicono che il farmacista del territorio è un professionista clinico qualificato che può contribuire «positivamente» alla campagna di vaccinazione contro covid, prestando supporto alla comunità in cui opera. In particolare, il suo intervento sarebbe cruciale soprattutto nei confronti di quella parte della popolazione che si mostra esitante o scettica nei confronti della vaccinazione, e per tale motivo gli autori della ricerca chiedono alle autorità sanitarie di definire ancora più chiaramente il campo d’intervento delle farmacie del territorio nell’ambito della campagna vaccinale.

In particolare, i ricercatori hanno raccomandato a politici e amministratori di concentrare attenzione e migliorie «sul ruolo clinico della farmacia». «Dobbiamo utilizzare questi presidi in misura molto maggiore per la vaccinazione contro covid» ha detto Ian Maidment, reader in Clinical pharmacy all’Aston University «in particolare per i richiami contro nuove varianti come la Delta (indiana). Il modello attuale basato sui grandi hub potrebbe non essere sostenibile a lungo termine, in particolare se sarà necessaria la vaccinazione annuale contro covid».