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Vaccinazione antiflu, buona la prima per le farmacie scozzesi

24 Ottobre 2020

Bilancio d’avvio più che positivo per le farmacie scozzesi, impegnate da settembre nella prima campagna antinfluenzale in cui la loro partecipazione non è limitata soltanto alla dispensazione dei vaccini ma anche alla loro somministrazione. La novità si deve al Coronavirus act 2020, che apre alla vaccinazione in farmacia (per due stagioni, al momento) dopo i buoni risultati conseguiti l’inverno scorso dalla sperimentazione condotta nelle contee di Lothian e Glasgow and Clyde.

In questo primo anno il contributo delle farmacie resta limitato: a metà ottobre, riferisce un articolo del Pharmaceutical Journal, gli esercizi dell’Arran avevano somministrato 1.431 vaccini antinfluenzali, quelli del Fife 5.150 vaccini, le farmacie del Tayside 550. Nel Lothian, i farmacisti del territorio hanno ricevuto 10mila dosi, da somministrare a gruppi circoscritti di pazienti (come il personale sanitario).

Numeri ben più massicci si registrano invece in Inghilterra, dove i farmacisti hanno effettuato più di 1,6 milioni di vaccinazioni antinfluenzali. Secondo fonti consultate dalla rivista britannica, il compenso di cui dovrebbero beneficiare le farmacie scozzesi per la prestazione professionale dovrebbe corrispondere a quello riconosciuto ai medici di famiglia e oscillare tra 7,17 e 9,39 sterline (7,9 e 10,30 euro).