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Doppio canale, farmacisti del territorio e ospedalieri cercano il dialogo

12 Dicembre 2020

Ai tempi di covid, la ricerca del giusto equilibrio tra distribuzione farmaceutica convenzionata e diretta-dpc può passare soltanto dal dialogo tra farmacisti del territorio e dell’ospedale, in nome di una collaborazione che innanzitutto deve mettere al centro gli interessi del paziente e l’accesso alle cure. Lo ha detto Annarosa Racca, presidente di Federfarma, nel suo intervento al webinar proposto ieri dalla rivista scientifica Pph-Policy and Procurement in Healthcare.

Dedicato al tema della distribuzione del farmaco durante la pandemia, l’incontro a distanza ha visto la partecipazione anche di Fausto Bartolini, direttore del Dipartimento per l’assistenza farmaceutica dell’Asl Umbria 2 e responsabile per la Sifo dell’area Logistica, innovazione e management. Racca e Bartolini, in particolare, hanno concordato che in questo particolare momento è opportuno lavorare tutti assieme per un concetto di home delivery diretto a far distribuire dalle farmacie del territorio i medicinali di stretta competenza dell’ospedale.

Per tutta la pandemia d’altronde, ha ricordato la presidente Racca, le farmacie sono state un riferimento sicuro e affidabile per i pazienti: hanno fatto ogni sforzo per assicurare la costante disponibilità dei farmaci, si sono impegnate per assicurare rifornimenti adeguati di mascherine e dpi, hanno aiutato gli assistiti a gestire e stampare le ricette dopo il decreto che a primavera aveva disposto la dematerializzazione del promemoria. Infine, hanno assicurato il recapito a domicilio dei farmaci in collaborazione con Croce Rossa Italiana e associazioni di volontariato.