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Milano, convegno Ambrosetti-Openjobmetis sull’ageing society

16 Ottobre 2019

Siamo il Paese più vecchio d’Europa, con quasi 14 milioni di ultrasessantacinquenni, e difficilmente qualcuno potrà scalzarsi il primato, perché tra dieci anni gli over 65 saranno 18,6 milioni. Ne risulta un pressante invito al nostro sistema sociosanitario perché aggiorni le proprie strategie, dato che più di un anziano su tre non può svolgere attività domestiche e uno su dieci non è autosufficiente. Se n’è parlato l’altro ieri alla tavola rotonda “Family Care: nuove prospettive per l’Ageing Society”, organizzata a Milano da Openjobmetis e The European House-Ambrosetti con il patrocinio del Senato della Repubblica. Aperta dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, la discussione ha visto gli interventi di Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva; Daniela Bianco di The European House – Ambrosetti; Roberta Crialesi dell’Istat; Giovanni Daverio, direttore generale Politiche sociali della Regione Lombardia; Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia; Davide Sirago di Carepy e Rosario Rasizza, ad di Openjobmetis.

Il dato di fondo è che a fronte di una popolazione di 2,8 milioni di anziani e persone non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza, la spesa in long-term care rimane inferiore a quella di diversi altri Paesi. Il panorama del sistema pubblico, in particolare, risulta frammentato a livello regionale e i comuni spendono sempre meno per l’offerta di servizi e strutture di assistenza per gli anziani.

Diventa allora fondamentale, è stato detto nei lavori, agevolare la partnership fra pubblico e privato per dare una risposta adeguata all’aumento dei bisogni dell’ageing society (la società che invecchia). Ma occorre anche incentivare l’innovazione dei servizi agli anziani (soprattutto nella domiciliarità) e le potenzialità delle nuove tecnologie. Bisogna poi definire percorsi di formazione specifici e criteri di qualità per gli operatori di servizi family care, fornire attività di counseling alle famiglie per orientarle al meglio nella scelta delle soluzioni migliori e infine prevedere agevolazioni come la deducibilità fiscale delle spese e incentivi per fasce di reddito o condizione psicofisica dell’assistito.«Gli anziani sono una presenza quotidiana in farmacia» ha ricordato nel suo intervento la presidente Racca «abbiamo lanciato la farmacia dei servizi proprio per venire incontro ai bisogni della popolazione meno giovane e continueremo a investire nelle nostre farmacie per offrire un servizio in linea con le aspettative degli over 65».