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730 precompilato: il 96% delle farmacie ha inviato i dati, tra i medici il 15%

12 Febbraio 2019

Anche nell’invio dei dati per la dichiarazione precompilata dei redditi i farmacisti titolari si riconfermano tra i professionisti più ligi alle incombenze del Fisco. E’ quanto si deduce dalle comunicazioni che l’Igespes (l’Ispettorato generale per la spesa sociale della Ragioneria generale dello Stato) ha diramato alle categorie soggette all’invio dei dati a pochi giorni dalla scadenza del 31 gennaio, ultimo giorno utile per ottemperare all’obbligo. Secondo le rilevazioni dell’ispettorato, tra le farmacie risultava adempiente il 96% degli esercizi, mentre i mancanti all’appello non erano più di 800. Percentuali ben diverse, invece, tra i medici e gli odontoiatri: alla data del 18 gennaio, scriveva l’Igespes alla Fnomceo, i curanti che avevano già ottemperato all’obbligo erano soltanto il 15% del totale (88mila medici di famiglia, 300mila specialisti, 28mila pediatri).

La cosa curiosa è che la stessa risicata percentuale di adempienti era stata segnalata alla Fnomceo (l’Ordine nazionale dei medici chirurghi e degli odontoiatri) anche un anno fa, sempre in prossimità della scadenza di legge. Si sarebbe indotti a pensare che non soltanto i medici non mostrano particolare entusiasmo per l’invio dei dati sulle spese sanitarie dei contribuenti, ma sarebbero anche pochi (quel 15% ricorrente) coloro i quali si sono effettivamente accreditati al Sistema Ts-730, in molti casi perché probabilmente non dispongono di computer. Ancora una volta il livello di informatizzazione delle farmacie si dimostra tra i più elevati di tutto il Ssn, anche se non sempre viene pubblicizzato come si dovrebbe.