Sono quasi 460mila i tamponi antigenici rapidi effettuati ieri in tutta Italia da farmacie e strutture sanitarie, circa centomila in meno rispetto al picco del 19 ottobre, quando il totale dei test erogati ha sfiorato quota 550mila. I numeri arrivano da un report del Sole 24 Ore basato su dati del ministero della Salute: i casi positivi individuati dagli antigenici effettuati ieri sono 339, per un tasso dello 0,07%. Tutt’altra incidenza dai molecolari: il 21 ottobre ne sono stati effettuati quasi 115mila che hanno fatto emergere 3.452 casi positivi, per un tasso pari al 3%. In Lombardia, in particolare, sono stati effettuati ieri quasi 128mila tamponi tra antigenici e molecolari, che hanno fatto emergere 383 casi positivi per un tasso dello 0,3%.

Tamponi, i numeri dal 15 ottobre per antigenici e molecolari

L’effetto green pass, riferisce la Fondazione Gimbe in un altro report (ma sempre basato sulle stesse fonti), è ovviamente all’origine dell’impennata che la domanda di tamponi ha fatto registrare nell’ultima settimana: la media mobile a sette giorni è salita da 173.235 del 13 ottobre a 309.297 del 19 ottobre; complessivamente, nell’ultima settimana sono stati effettuati 2.151.081 tamponi antigenici rapidi.

Più contenuto ma comunque apprezzabile l’effetto della certificazione obbligatoria sui vaccini: la media mobile a 7 giorni passa dai 57.275 nuovi vaccinati del 13 ottobre ai 58.201 del 19 ottobre; complessivamente, nell’ultima settimana sono state vaccinate con la prima dose 407.404 persone (+4,7%). «Nell’interpretare gli effetti del green pass su tamponi e nuovi vaccinati» spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta «bisogna tenere conto che ogni persona non vaccinata può arrivare a sottoporsi sino a tre tamponi a settimana, mentre per aumentare la copertura vaccinale è sufficiente che il numero di nuovi vaccinati non tenda allo zero».