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Assofarm su parole Arcuri: i farmacisti siano tra i primi vaccinati contro covid

17 Novembre 2020

Le farmacie e i farmacisti del territorio si sono guadagnati sul campo il diritto di essere annoverati tra le categorie del Ssn che saranno vaccinate prioritariamente contro il covid. E’ quanto scrive Assofarm in comunicato che riprende le parole espresse giovedì scorso dal commissario per l’emergenza covid, Domenico Arcuri (riportate sabato da FPress): le prime dosi di vaccino che arriveranno in Italia a fine gennaio, aveva detto, saranno indirizzate alle categorie più fragili e agli operatori ospedalieri. «Confidiamo che sia solo un difetto di comunicazione o una dimenticanza giornalistica» commenta il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi (foto) «durante tutta l’emergenza le farmacie territoriali non hanno mai chiuso, non lo hanno fatto nemmeno quando mancavano i dispositivi di protezione, riteniamo di esserci guadagnati sul campo il diritto a essere parte del Servizio sanitario nazionale».

«Condividiamo totalmente l’idea del commissario Arcuri di somministrare il vaccino prima di tutto al personale sanitario» aggiunge il vicepresidente di Assofarm, Luca Pieri «lo stesso però dovrebbe valere per il farmacista territoriale, figura che appare invece dimenticata nelle dichiarazioni riportate dalla stampa». Le farmacie, ricorda Assofarm, sono a tutti gli effetti parte integrante del Ssn e svolgono al suo interno  un compito esclusivo e insostituibile come la dispensazione del farmaco. «Non deve poi essere dimenticato» conclude Gizzi «che in determinate aree geograficamente periferiche la farmacia è l’unico presidio sanitario sostanzialmente disponibile. La malattia del farmacista esporrebbe queste popolazioni a una sorta di solitudine sanitaria che oggi nessuno può permettersi».