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Carenze, dal tavolo del Ministero prime analisi sulle contromisure

4 Luglio 2019

Per arginare i fenomeni di indisponibilità che periodicamente si registrano in farmacia, la soluzione più efficace è quella indicata dall’Aifa con il recente provvedimento che ha bloccato le esportazioni di sinemet. Lo hanno detto l’altro ieri Federfarma e Assofarm alla prima riunione del tavolo sulle carenze voluto dal ministro della Salute, Giulia Grillo: presenti le delegazioni delle principali sigle della filiera farmaceutica (Farmindustria, Assogenerici, Adf, Federfarma Servizi e Assoram, più i due sindacati delle farmacie) e i rappresentanti del Ministero e dell’Agenzia italiana del farmaco, assenti (giustificati) il ministro Grillo e le Regioni, impegnati in altre incombenze istituzionali. Secondo quanto riferisce una nota dello stesso dicastero, nell’incontro «sono state esaminate le principali ragioni all’origine delle irreperibilità: dalle carenze di tipo produttivo alle indisponibilità dovute a distorsioni della catena distributiva dei medicinali».

Tutti i partecipanti, prosegue la comunicazione del Ministero, hanno offerto ampia disponibilità a collaborare con le strategie che si riterrà opportuno adottare. Per la risoluzione del problema è necessario un approccio integrato e consapevole ipotizzando anche eventuali modifiche normative, non solo sanzionatorie, e ritenendo opportuno che, nel prossimo aggiornamento delle linee guida di buona distribuzione dei medicinali, siano presenti previsioni più stringenti.

Nel corso della riunione, sono state esaminate le possibilità introdotte dal decreto Calabria che prevede la facoltà per AIFA di emanare provvedimenti di blocco temporaneo delle esportazioni di farmaci per prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità. Una misura, è la valutazione del Ministero, che a breve potrebbe essere applicata senza indugi per tutelare la salute dei cittadini se non si risolvono i problemi di alcuni farmaci salvavita in particolare.

Il Tavolo ha poi affrontato le ipotesi di indisponibilità derivanti da condotte illecite da parte di alcuni soggetti della filiera farmaceutica o estranei alla stessa, quali i furti e riciclaggio dei farmaci e “rastrellamento” finalizzato all’esportazione.  Nel corso della discussione sono state anche ripercorse le azioni intraprese per contrastare i fenomeni delle carenze e indisponibilità: dalla modifica della norma intervenuta nel 2014, che ha disciplinato il sistema per le comunicazioni delle indisponibilità, al protocollo condiviso e sottoscritto dalla filiera nel 2016, che ha confermato le regole fondamentali della distribuzione dei medicinali e ha fatto da riferimento a Nas e uffici regionali nelle loro ispezioni in magazzini e depositi dei grossisti.