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Concorso straordinario verso la pensione, prime graduatorie alla scadenza

22 Ottobre 2021

Ha cominciato ad andare lentamente in pensione il concorso straordinario indetto nel 2012 dal Governo Monti per aprire in tutta Italia circa 2.500 nuove farmacie, risultanti dall’abbassamento del quorum a 3.300 abitanti per sede farmaceutica. E’ l’effetto della legge 19/2017, meglio nota come “Milleproroghe”, che ha prolungato la validità delle graduatorie del concorso fino a sei anni dalla data del primo interpello. Le Regioni, come si ricorderà, erano partite in ordine a dir poco sparso (il primo bando di gara lo pubblicò la Liguria nell’ottobre 2021, gli ultimi le provincie di Trento e Bolzano nel luglio 2014), quindi procede alla spicciolata anche l’arrivo al traguardo dei sei anni. Non solo: la scadenza deve tenere conto anche delle sospensioni dei termini per i procedimenti amministrativi avviati in questi dieci anni, quindi non basta neanche andare a recuperare le date dei primi interpelli per calcolare quando scadrà la graduatoria in ogni regione.

A meno che non siano le amministrazioni stesse a dichiararlo. E’ il caso della Toscana, per esempio, che ha chiuso graduatoria e interpelli dall’11 settembre scorso (scrivendolo sul proprio sito): il primo era stato indetto nel giugno 2015, l’ultimo – il dodicesimo – il 5 settembre scorso, proprio sul filo di lana. E delle 131 farmacie messe in assegnazione dal bando di gara (del novembre 2012), otto restano ancora vacanti. Anche se, come noto, il totale a pié di lista potrebbe essere maggiore perché non tutte le sedi accettate vengono poi effettivamente aperte.

Che cosa accadrà di quelle otto o più farmacie rimaste senza titolare? Verranno ovviamente rimesse in assegnazione al primo concorso ordinario (per titoli ed esami, cioè) che la Regione Toscana indirà prossimamente, assieme alle nuove farmacie che eventualmente spunteranno dalle revisioni comunali delle Piante organiche.

La Toscana comunque non è l’unica dove il concorso straordinario ha ormai spento le luci o si appresta a farlo. Almeno sulla carta, perché come detto vanno tenuti in conto i periodi di sospensione. La Liguria, per esempio, aveva indetto il suo primo interpello nell’aprile del 2015, l’ultimo – il sesto – risale al febbraio scorso ma all’Ordine dei farmacisti non si sa quando scade effettivamente la graduatoria (al momento, in ogni caso, rimangono vacanti 61 sedi sulle 84 originariamente bandite).

Un’altra regione dove il concorso straordinario dovrebbe essere ormai agli sgoccioli è il Piemonte: il primo interpello risale al giugno 2015, l’ultimo (il sesto) era stato lanciato del maggio scorso e metteva in assegnazione 64 farmacie (sulle 147 del bando di concorso). Stesso discorso, infine, in Puglia: il rimo interpello risale al dicembre 2015, il più recente è il sesto e si è concluso una settimana fa, il 15 ottobre. E le farmacie ancora da assegnare sono 16 (sulle 188 messe a concorso). Da segnalare anche il caso dell’Emilia Romagna, che aveva organizzato il primo interpello nel gennaio 2016 e ha già fatto sapere la data in cui scadrà la graduatoria: l’ultimo interpello (adesso lì sono al 15°) dovrà essere indetto entro il 4 aprile 2022.