filiera

Cossolo presenta il programma: vecchi obiettivi ma nuovi piani

20 Giugno 2020

Il ridimensionamento della distribuzione diretta e il ritorno di tutti i farmaci nelle farmacie del territorio è sempre in cima all’agenda politica di Federfarma. Lo ha detto il presidente nazionale, Marco Cossolo, nella conferenza stampa organizzata ieri via web per presentare ai giornalisti il programma del nuovo mandato dopo la rielezione di giovedì 11 giugno: «Federfarma» è la promessa «continuerà a battersi affinché la dispensazione in farmacia si consolidi e diventi una prassi in tutte le Regioni».

Per raggiungere l’obiettivo, ha continuato Cossolo, si lavorerà con azioni concertate assieme a tutta la filiera, alla Fimmg (il sindacato dei medici di famiglia) e alle Associazioni dei cittadini, con l’obiettivo di far applicare in tutta Italia l’emendamento Gemmato sulla dpc. Perché oggi il piano – presentato con un’enfasi che forse tre anni fa non c’era – è combattere l’erosione della marginalità della ricetta Ssn attaccando direttamente alla gola il suo principale responsabile, il doppio canale. «Il rientro in farmacia di tutti i farmaci è un obiettivo prioritario di Federfarma» ha detto ieri Cossolo «perché la farmacia non può vivere senza farmaci, né professionalmente, né economicamente».

In ogni caso, rimangono ai posti alti dell’agenda di Federfarma anche gli altri temi che Cossolo aveva messo sul tavolo tre anni fa e al momento restano incompiuti: la riforma della remunerazione, il rinnovo della convenzione e il nuovo contratto dei dipendenti di farmacia.

Per quanto concerne il primo – la remunerazione – l’indicazione di Cossolo è che va ripresa la trattativa con la parte pubblica: qui però il termine «trattativa» va letto in un senso molto allargato: a ottobre la Federazione aveva presentato a Governo e Aifa il proprio schema di riforma, ma da allora un tavolo di negoziazione ancora non è stato convocato e tutto ciò che in questi mesi s’è visto sono alcuni incontri informali in cui il braccio destro del ministro Speranza, Giovanni Bissoni, ha fatto capire che ogni eventuale riforma deve essere a “iso-risorse”.

Si capisce quindi perché i dipendenti di farmacia abbiano accolto con non poca preoccupazione l’avviso del presidente Cossolo sul nuovo Ccnl: firmerò, aveva detto all’assemblea elettiva e ha ripetuto ieri, soltanto quando le farmacie avranno la nuova remunerazione e la nuova convenzione. C’è il rischio che i collaboratori debbano attendere ancora parecchio.