filiera

Farmacia dei servizi: rischio di depotenziamento della sperimentazione

26 Gennaio 2021

Potrebbero essere utilizzati in parte per rimborsare alle farmacie tamponi, sierologici e vaccinazioni covid i 36 milioni di euro originariamente stanziati per la sperimentazione in nove Regioni della farmacia dei servizi. E’ l’eventualità prospettata dalla circolare con cui Federfarma ha fatto nei giorni scorsi il punto sullo stato di avanzamento dei cronoprogrammi: i fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2017 per la sperimentazione, scrive il sindacato, sono stati ormai interamente stanziati e «dovrebbero essere nella disponibilità» delle nove Regioni coinvolte nel progetto (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia).

Tuttavia, avverte la Federazione, da contatti avuti con il ministero della Salute, risulta che alcune Regioni hanno chiesto di poter utilizzare i fondi anche per lo svolgimento di attività diverse da quelle previste dalle Linee guida per la sperimentazione, in particolare, per l’effettuazione da parte delle farmacie di attività di contrasto alla diffusione del Covid-19 quali test sierologici, tamponi rapidi e vaccinazioni». L’orientamento del Ministero, prosegue la circolare, «sembra essere quello di sottoporre la questione alla Conferenza Stato-Regioni per una nuova deliberazione, prevedendo comunque di mantenere la destinazione di una quota dei suddetti finanziamenti per la sperimentazione dei servizi».

Si sarebbe tentati di dire che – qualunque cosa decida la Conferenza Stato-Regioni – per la farmacia poco cambia perché comunque i fondi mantengono la stessa destinazione. Invece così non è: come si ricorderà, l’obiettivo della sperimentazione era quello di raccogliere dati sull’efficacia clinica e organizzativa dei servizi in farmacia, in modo da convincere le Regioni a dare stabilità (e remunerazione) a tale modello. Con il dirottamento di una parte dei fondi ad attività che non sono state rendicontate e monitorate secondo l indicazioni delle Linee guida, l’intera sperimentazione rischia di uscirne depotenziata.