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Farmacia dei servizi, tranche di 18 milioni dal riparto delle quote 2020

4 Aprile 2020

Arrivano 18 milioni per la sperimentazione della farmacia dei servizi dalla ripartizione delle quote vincolate del Fondo sanitario nazionale per l’anno in corso. A sancirlo l’accordo siglato il 31 marzo dall’ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni, che ha suddiviso i 1.500 milioni di euro destinati al finanziamento dei cosiddetti obiettivi di piano, ossia i progetti riconosciuti prioritari dal Piano sanitario nazionale e dai piani regionali conseguenti.

Poco più di un miliardo, in particolare, viene ripartito tra le regioni su base capitaria, cioè in riferimento alla popolazione pesata. Altri 480 milioni, invece, vanno al finanziamento di singoli progetti: 30 milioni per lo screening anti-hiv nella popolazione tossicodipendente; 10 milioni all’Istituto superiore di sanità per interventi nel campo della salute umana; 20,4 milioni allo sviluppo di una rete nazionale di officine farmaceutiche per la produzione di terapie geniche Car-T; 18 milioni, come detto, «per la sperimentazione della remunerazione di nuovi servizi erogati dalle farmacie nell’ambito del Ssn per il triennio 2018-2020», come scandito dall’articolo 1, comma 406, della legge 205/2017 (la Manovra 2018).

Lo stanziamento, come si ricorderà, rappresenta la seconda tranche dei 36 milioni complessivamente previsti per la copertura della sperimentazione, che coinvolge nove Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia). Nel riparto delle quote vincolate del Fondo sanitario 2019, approvato l’anno scorso ma pubblicato in Gazzetta Ufficiale soltanto tre giorni fa, era stata approvata la prima tranche, pari a 12 milioni di euro.