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Lattoferrina, il caso attira l’attenzione dei francesi. E Fnomceo mette in guardia

3 Novembre 2020

Fa notizia persino tra i farmacisti titolari francesi il boom della lattoferrina che da qualche settimana sta investendo le farmacie italiane. Lo prova l’articolo con cui ieri il Quotidien du pharmacien ricostruisce il caso e dà conto del dibattito in corso nella comunità scientifica e non. Il servizio, in particolare, cita la sperimentazione clinica apparsa a luglio sull’International journal of molecular science; le dichiarazioni di uno dei ricercatori, la dermatologa Elena Campione, rilasciate pochi giorni dopo e poi divulgate in abbondanza sui social tra settembre e ottobre; infine le controvalutazioni del virologo Roberto Burioni, che sostiene non ci siano prove cliniche dell’efficacia della lattoferrine nel trattamento di covid.

Il giornale francese fa poi riferimento all’azienda Laboratorio della Farmacia, che ha saputo «cogliere al volo» il momento e ha lanciato un integratore a base appunto di lattoferrina che oggi è sulla bocca di tutti. La corsa al prodotto che si è scatenata viene così definita una «mania italiana»: il quotidiano riporta la testimonianza di un farmacista romano, che dice di vendere ormai un centinaio di confezioni a settimana quando prima non erano più di una o due, così come quella di un altro titolare secondo la quale i clienti non si presentano più al banco per chiedere un immunostimolante, ma indicano subito la marca.

Il fenomeno però non è soltanto italiano: il giornale francese, infatti, cita un provvedimento delle autorità sanitarie spagnole nei confronti di un medico accusato di pubblicizzare la lattoferrina e condurre studi non autorizzati. Secondo la rivista, poi, anche nel paese iberico sarebbe stata pubblicata di recente una ricerca clinica sulla lattoferrina.

Sempre sul tema vale la pena citare l’articolo pubblicato nei giorni scorsi dalla Fnomceo (la Federazione degli ordini dei medici) sul portale “Dottore ma è vero che?”, dedicato alla corretta informazione scientifica e allo smascheramento delle fake news. Il testo, in particolare, passa in rassegna caratteristiche e proprietà della lattoferrina e contestualizza la discussa ricerca clinica pubblicata a luglio: lo studio, in sostanza, «ha coinvolto 32 pazienti con covid-19» e il gruppo di controllo era composto da «32 volontari sani, negativi ai test per SARS-CoV-2, che non ricevevano alcun tipo di trattamento»; il lavoro «non è ancora stato sottoposto a revisione critica» ma è stato soltanto «inserito in un archivio di articoli in prepubblicazione disponibili alla consultazione». Infine, «la validità è messa in discussione anche dall’assenza di confronto con un placebo o con un trattamento attivo».