filiera

Vaccinazione covid, Figliuolo alle Regioni: coinvolgere le farmacie

25 Maggio 2021

E’ necessario che le Regioni comincino a incrementare gradualmente il numero delle vaccinazioni giornaliere affidato a farmacisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e altri operatori del Ssn, pur mantenendo «completamente operativi gli hub vaccinali». E’ quanto scrive il commissario straordinario per l’emergenza covid, Francesco Paolo Figliuolo, nel documento con le nuove Linee guida per la prosecuzione della campagna vaccinale, inviato ieri ai ministri della Salute e degli Affari regionali, al presidente della Conferenza delle Regioni e a tutti i governatori.

L’idea, in sostanza, è quella di cominciare a “mettere al lavoro” i professionisti del territorio per arrivare agli over 60 che ancora non sono stati vaccinati. E per cominciare a ragionare su una prossima e progressiva smobilitazione degli hub vaccinali, troppo costosi per rimanere in funzione all’infinito. L’obiettivo, recitano in particolare le nuove Linee guida, dev’essere quello di ricondurre l’eventuale fase dei richiami (ossia la somministrazione di eventuali terze dosi) «quanto più possibile nell’alveo di tutte le strutture ordinarie del Servizio sanitario nazionale, arrivando a coinvolgere la totalità dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti e altri operatori del Ssn, al fine di realizzare un sistema di vaccinazioni sostenibile e stabile nel tempo».

Alle Regioni, poi, Figliuolo ricorda che «il numero dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti e altri operatori del Ssn che hanno espresso la volontà di aderire alla campagna vaccinale è già oggi considerevole» e permetterebbe di incrementare in modo sensibile «la capacità di inoculazione giornaliera, pur tenendo in debito conto le maggiori difficoltà logistiche connesse con la distribuzione e conservazione dei vaccini».

Al superamento di quest’ultimo problema, prosegue il commissario per l’emergenza covid, «ha conferito un contributo significativo l’Ordinanza del ministero della Salute del 20 maggio sulla tracciabilità dei flaconi», che consente ai grossisti e alle farmacie territoriali «di detenere e trasportare i vaccini nei contenitori predisposti dalle farmacie ospedaliere», opportunamente tracciati mediante apposizione di un codice.

Dopo Liguria e Val d’Aosta, dunque, anche le farmacie di altre regioni potranno presto cominciare a somministrare. Per la precisione dal prossimo mese, come ha spiegato l’altro ieri a Domenica In, su Rai1, il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini: «Si comincerà con Johnson&Johnson» ha spiegato «ma l’intenzione è di allargare anche ad altri vaccini. L’unica paura che dobbiamo avere è quella a non essere vaccinati, non aver paura dei vaccini come AstraZeneca».

Intanto nel Lazio sono sattate da ieri le prenotazioni per la vaccinazione covid in farmacia: sono 450 gli esercizi che finora hanno aderito alla campagna e nella prima mezz’ora dall’apertura della piattaforma Cup regionale (gli assistiti non possono rivolgersi direttamente alle farmacie) sono state registrate più di mille prenotazioni.