mercato

Assogenerici: in farmacia fuori brevetto il 74% dei farmaci rimborsati

24 Settembre 2019

Ha raggiunto i 5,3 miliardi di euro la spesa sostenuta dal Ssn nel primo semestre di quest’anno per i medicinali che passano dalle farmacie del territorio. In volumi significa 943 milioni di confezioni vendute, il 22,4% delle quali rappresentate dai generici equivalenti (211,6 milioni di pezzi, per un valore di 756 milioni di euro). I dati arrivano dall’aggiornamento diffuso ieri da Assogenerici e realizzato dal suo Ufficio studi sulla base di elaborazioni provenienti da Iqvia. La fotografia risultante ribadisce l’immagine di una spesa convenzionata che mantiene il segno meno anche nel 2019, ma la flessione rispetto all’anno precedente si rivela più contenuta che in passato e non supera il mezzo punto percentuale.

La modesta contrazione, però, è la risultante di due spinte che si muovono in senso opposto tra loro: da una parte i farmaci ancora coperti da brevetto, che nel semestre perdono a valori il 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2018 (-4,9% a volumi); dall’altra i farmaci a brevetto scaduto e in particolare i generici puri, che crescono a valori del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,7% a pezzi).

Complessivamente, dice ancora l’aggiornamento di Assogenerici, i prodotti fuori brevetto coprono il 74% delle confezioni vendute in farmacia e nell’ambito di tale categoria i brand a brevetto scaduto fanno il 70% a volumi e il 76% a valori.

Per quanto concerne le medie regionali, nel primo semestre a guidare la classifica dei consumi di equivalenti è ancora la Provincia autonoma di Trento (42,9% di generici puri), seguita da Lombardia (39%), Friuli Venezia Giulia (37,1%) ed Emilia Romagna (36,8%). All’ultimo posto la Calabria (20,3%), poco sopra Basilicata (20,4%), Campania (21,4%) e Sicilia (21,7%). Correlata a tali medie l’entità della spesa privata sostenuta nel semestre dagli italiani per coprire la differenza di prezzo tra generico rimborsato e branded: 569,5 milioni di euro, provenienti principalmente da Lombardia (75 milioni di euro), Lazio (73 milioni), Campania (67 milioni) e Sicilia (59 milioni).