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Spesa farmaci, l’Aifa dà i numeri del 2020: ricette -5,2% convenzionata -2%

23 Aprile 2021

La spesa farmaceutica convenzionata chiude il 2020 con una perdita di 154 milioni di euro sull’anno precedente, a causa in buona parte del calo senza precedenti patito dalle ricette Ssn (-5,2%) durante l’emergenza pandemica. E’ il consuntivo proveniente dall’ultimo report dell’Aifa sulla spesa farmaceutica Ssn, che abbraccia l’intero 2020: la convenzionata, dicono i dati, supera di poco i 7,6 miliardi di euro, in contrazione del 2% sul 2019. In rapporto al Fondo sanitario nazionale significa un’incidenza del 6,65%, oltre un punto al di sotto del tetto programmato (il 7,96%, che da quest’anno scende al 7% per le disposizioni dettate dalla Legge di Bilancio).

 

 

Alle percentuali nazionali, tuttavia, corrispondono valori regionali nettamente diversi tra loro: Provincia autonoma di Trento, Basilicata e Lombardia riescono a chiudere l’anno con la convenzionata in leggera crescita sul 2019 (vedi sopra); Piemonte, Marche e Lazio mostrano invece contrazioni superiori al 4%.

 

 

Tutte le Regioni, dicono ancora i dati dell’Aifa, chiudono il 2020 senza sfondare il tetto della convenzionata, ma anche in questo caso ci sono differenze importanti (vedi sopra): la Lombardia ha consumato nel corso dell’anno quasi tutte le risorse assegnate (il 7,43%, a fronte di un tetto del 7,96%), con ovvi benefici per le farmacie del territorio; Provincia di Bolzano ed Emilia Romagna, invece, hanno speso molto meno di quanto avrebbero potuto (4,62 e 5,19%), privando così le farmacie di risorse che potevano essere legittimamente spese per l’assistenza sul territorio.

 

 

Anche i volumi delle ricette Ssn prescritte nel 2020 mostrano differenze regionali significative: in Lombardia la contrazione arriva al 7%, ma il numero medio di confezioni per ricetta sale dal 2,1 del 2019 al 2,2 del 2020 (+3,2%). In Veneto, invece, il calo delle prescrizioni è quasi impercettibile (-0,3%) ma le scatole per ricetta scendono del 4,3%.

 

 

Se la convenzionata continua a calare e rispetta ampiamente il proprio tetto, la spesa per acquisti diretti (cioè ospedaliera più dd-dpc) continua a sfondare: nel 2020 le uscite ammontano sfiorano i 10,7 miliardi di euro, cifra che equivale all’8,95% del Fondo sanitario nazionale (a fronte di un tetto che vale il 6,69% e nel 2021 aumenterà al 7,65%). Il report dell’Aifa, in particolare, riferisce che sono in rosso tutte le Regioni, ma anche in questo caso la Lombardia è tra quelle che meno si scostano dal budget assegnato (7,21%, circa mezzo punto appena sopra al tetto). E’ la dimostrazione che non occorre togliere alla convenzionata e mettere in diretta per tenere i conti a posto.